Dubickas sempre presente: il Pordenone non può più fare a meno di lui
Il lituano è l’unico attaccante a non essere mai mancato. Non segna molto, ma il gol-vittoria col Piacenza lo rilancia
Alberto Bertolotto
Nel corso del campionato l’attacco del Pordenone ha sempre lamentato almeno un’assenza. Prima quella di Palombi, poi quella di Magnaghi. Infine lo stop di Candellone. Mentre uno rientrava nel gruppo, l’altro lo doveva lasciare.
Chi invece è sempre stato a disposizione è Edgaras Dubickas, che anche domani, a Novara, dovrà guidare il reparto offensivo neroverde, disputando la terza gara nell’arco di una settimana. Il lituano, classe 1998, non può essere al top fisicamente, ma lo sarà mentalmente dato che arriva dal gol da tre punti realizzato al Tognon nel turno infrasettimanale contro il Piacenza.
STAKANOVISTA
Trenta partite giocate su trentadue, due panchine (con Juventus Next Gen all’andata e con l’Arzignano al ritorno): le statistiche indicano che “Dubi” non è mai mancato. Una gran buona notizia per il Pordenone, che ora aspetta il rientro di Candellone, atteso nella sfida del 27 marzo con la Pro Sesto.
Il lituano è il calciatore a cui si aggrappa Mirko Stefani, dato che Palombi che non riesce ancora a trovare la via del gol e Magnaghi è al lavoro alla ricerca della miglior condizione. Il nuovo tecnico punta molto sul suo numero sette, consapevole che il talento c’è e che deve solo fiorire del tutto.
Dubickas, infatti, è uno dei pochi giocatori potenzialmente da serie B del Pordenone, che non a caso l’ha “usato” come pedina per arrivare a Robert Gucher: il lituano è rientrato nell’affare che ha portato l’austriaco a Pordenone da Pisa, club in cui approderà proprio “Dubi” a titolo definitivo a giugno.
Per ora lui è rimasto in Friuli in prestito, ma ciò non vuol dire che pensi già ai nerazzurri. Coi ramarri desidera salire in B. Una promozione che passa anche dalle sue reti, è inevitabile.
AL CENTRO
Mister Stefani spera che con il gol realizzato al Piacenza il giocatore lituano si sia sbloccato. C’è bisogno delle sue prodezze, in questo momento. Un periodo in cui la squadra sta guadagnando fiducia dopo alcune difficoltà e lo shock dovuto al cambio di allenatore. Dubickas, come ha sottolineato il mister, è uno che non ha mai mollato e si è sempre messo a disposizione. La quantità non è mai mancata, ciò che a volte non si è vista è la continuità di prestazioni a buon livello.
Per quanto abbia realizzato sinora sette gol, il 24enne di Marijampole a volte è risultato poco incisivo. Ragazzo silenzioso, modesto e umile, sa che può dare di più alla causa e l’astinenza al gol poteva per certi versi pesargli. Ha ritrovato la via della rete sfruttando l’attacco frontale alla porta, come fece nel match contro la Juventus Next Gen: è il suo pezzo forte, perché in questo modo parte in progressione e diventa inarrestabile.
Stefani e tutta la squadra sperano di trovare condizioni simili a Novara, dove magari la squadra di casa cercherà di fare la partita per conservare la posizione playoff. A quel punto negli spazi Dubickas può fare la differenza. E trascinare il Pordenone a un’altra vittoria, in attesa dello scontro diretto con la Pro Sesto.
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