Il veterano e il rampante: Cimolai e Milan si giocano la Sanremo
Il pordenonese corre la 12ª Classicissima, il bujese la seconda. Molto ruoterà attorno al solito Pogacar, il grande favorito
Antonio Simeoli
Il vecchio e il giovane. Dal Friuli alla Milano-Sanremo, la Classicissima che si corre oggi su 294 km tra Abbiategrasso (prima volta nella storia) e la città dei fiori.
Il vecchio è il 33enne di Fontanafredda Davide Cimolai, corre per la francese Cofidis, sogna da 12 anni di vincere la corsa dei sogni.
Professionista dal 2010, Cimolai ha disputato per una dozzina di volte la Sanremo col miglior risultato nel 2015 l’ottavo posto nella volatona vinta da John Degenkolb.
L’altro, il giovane, è l’emergente del ciclismo mondiale, Jonathan Milan. Il 22enne bujese è alla seconda Classicissima.
Come la sua prima parte della carriera mai banale, anche il debutto un anno fa fu eclatante: l’oro olimpico di Tokyo fu corazziere fondamentale nella Bahrain Victorious a protezione del capitano Matej Mohoric, che poi, con un attacco sontuoso nella discesa del Poggio, vinse in solitaria. Due friulani, dunque, al gran ballo della prima classica monumento stagionale. La Sanremo è la corsa più imprevedibile e forse più affascinante di tutte.
È solo apparentemente la più facile, infatti di volatone in via Roma se ne vedono raramente. Il golpe in discesa dello sloveno di un anno fa è solo uno dei tanti finali a sorpresa.
Il più bello per gli italiani della storia recente? Il colpaccio di Vincenzo Nibali nel 2018: attacco sul Poggio, discesa a tutta e finale in solitaria col siciliano che alza le braccia felice mentre dietro irrompe il gruppo beffato. Senza lo Squalo, ritiratosi lo scorso autunno, gli italiani sperano in un colpaccio magari di Alberto Bettiol (Ef), l’unico italiano in attività ad aver vinto una classica, il Giro delle Fiandre, o di Filippo Ganna con un attacco nel finale.
Ma gira e rigira, anche se un nugolo di ruote veloci e finisseur annusa il colpaccio (Mathieu Van Der Poel, Mads Pedersen, gli ex vincitori Julian Alaphilippe e Wout Van Aert, e ancora Peter Sagan, Jasper Philipsen, Caleb Ewan, Filippo Ganna, Magnus Cort Nielsen, Sam Bennett, Cristophe Laporte, Biniam Girmay, Fernando Gaviria, Arnaud De Lie e Anthony Turgis), molto se non tutto ruoterà attorno a quello che farà negli ultimi km di gara il numero 241.
Tadej Pogacar, il signore del ciclismo mondiale, è in formissima. Protetto e lanciato dalla sua Uae ha un piano: rendere la corsa dura e poi scattare forte sul Poggio e andare a tutta in discesa. Un paio di settimane fa, accompagnato dalla sua fidanzata campionessa Urska Zigart, il 24enne sloveno, che risiede a Montecarlo, è stato visto provare e riprovare ultimi metri del Poggio e inizio discesa. E mentre Milan sogna una volata ristretta per infilzare i fuggitivi, Cimolai, che dice di stare benissimo, azzarda: «Vincerà in volata il belga Philipsen dell’Alpecin».
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