Udinese-Milan, Sottil: "Siamo pronti a giocarcela"
Il tecnico professa ottimismo per l’appuntamento con i rossoneri: «Dobbiamo affrontare la sfida con coraggio, con la giusta e sana spregiudicatezza ed essere concentrati al massimo»
Stefano Martorano
«Sono convinto che l’Udinese si giocherà la partita dall’inizio alla fine». Può bastare la dichiarazione d’intenti riassunta nell’ultima risposta con cui Andrea Sottil ha concluso la conferenza di presentazione per intuire quanto il tecnico bianconero sia ottimista sull’esito della sfida col Diavolo.
Tuttavia, se un poeta come Tonino Guerra sosteneva che l’ottimismo era il profumo della vita, ai tifosi bianconeri basterebbe risentire il profumo della vittoria al Friuli, una nota olfattiva avvertita per l’ultima volta ai Rizzi il 18 settembre, esattamente sei mesi fa con l’altra milanese, l’Inter.
PENSIERO POSITIVO
Tutte sensazioni e numeri che Sottil ha analizzato così alla vigilia del match con i rossoneri: «Bisogna analizzare la realtà dei fatti con serenità ed equilibrio. Il nostro campionato recita una classifica con 35 punti, veniamo da due partite fuori casa con quattro punti guadagnati e io, personalmente, analizzerei le cose in questa maniera, perché mi piace guardare il lato positivo della realtà. È un dato di fatto con non vinciamo in casa da tanto, ma ci son tante variabili nel mezzo e la squadra ha fatto tante cose buone nel mentre».
E altre ancora, e possibilmente di migliori, Sottil se le attende anche stasera, altrimenti non potrebbe professarsi così ottimista: «Spregiudicatezza, momento positivo, stadio pieno sono tutte prerogative per fare una bella prestazione. I ragazzi hanno tutti alzato il proprio livello prestazionale, la cura dei dettagli, la concentrazione per metterli al servizio della squadra, invertendo la rotta e cercando sempre la vittoria. Siamo molto determinati per questa partita, consapevoli delle nostre qualità, pur rispettando la grande forza del Milan. Però, come dico sempre, giochiamo in casa e vogliamo fortemente ripetere e migliorare la prestazione, perché solo con la prestazione si può raggiungere un grande risultato».
GLI AVVERSARI
Poi, ecco il focus di Sottil sul Milan di Pioli, preceduta dalla personale convinzione maturata dopo una lunga carriera: «Credo sempre che le partite abbiano una storia a sé – spiega Sottil – e non lo dico per pura retorica, ma perché è ciò che penso. Il Milan è, e rimane una corazzata, una squadra che fa dell’organizzazione una forza, ma anche nell’individualità ha giocatori che in qualunque momento possono tirare fuori la giocata dal cilindro, contando anche quelli che possono entrare a partita in corso. Ibrahimovic è uno di questi».
SANA SPREGIUDICATEZZA
Che fare dunque davanti a così tanti frombolieri? Il suggerimento del tecnico è credere in se stessi, e riassume il suo chiodo fisso. «Abbiamo la determinazione e la voglia di fare la nostra gara, sono ripetitivo ma è un concetto importante. Non dobbiamo guardare gli altri giocare, ma dobbiamo affrontare la sfida con coraggio, con la giusta e sana spregiudicatezza ed essere concentrati al massimo, con e senza il possesso della palla. Anche noi abbiamo giocatori e un’idea di calcio che ci hanno dato tanto quest’anno.
A questo punto del campionato è importante mantenere la condizione». L’ultimo pensiero è sul recupero di Nestorovski: «Più giocatori ho a disposizione più sono contento perché ho più soluzioni, soprattutto per costruire una partita iniziale ed una a partita in corso, in base all’andamento».
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