Niente da fare per la Cda: Trento è più forte e vince
Trasferta amara per le fucsia di Talmassons nel big match della seconda fase. Grande rammarico per il quarto set perso ai vantaggi: sarebbe stato tie break
Alessia Pittoni
Il Sanbapolis di Trento è ancora tabù, dopo la sconfitta in Coppa Italia, per la Cda Volley Talmassons che, nella seconda giornata della pool promozione del campionato di A2 femminile, ha solo sfiorato il tie-break perdendo la quarta frazione ai vantaggi.
Qualche rammarico, in casa Cda, resta per un terzo set letteralmente buttato al vento e per un quarto parziale che ha visto le friulane in vantaggio all’inizio e poi capaci di recuperare dal 23-20 al 23 pari ma senza riuscire a mettere la zampata finale.
Qualche errore di troppo per le ospiti (20 le battute sbagliate in tutto il match con solo punti diretti realizzati), che non hanno potuto contare su una Taborelli al massimo, in campo ma con l’influenza.
Coach Barbieri si è affidato al consueto sestetto con Eze in regia, Taborelli opposta, Milana e Rossetto in banda e Caneva e Costantini al centro con De Nardi libera. Nella prima frazione, dopo un inizio equilibrato, l’Itas si è portata in vantaggio di quattro punti (18-12) che ha saputo amministrare sostenuta dagli attacchi di Michieletto, top scorer delle trentine con 21 punti, seconda solo a Milana che ha chiuso a quota 23.
Sempre in vantaggio la Cda nel secondo parziale, che ha avuto un andamento speculare (22-18) con le ospiti capaci di domare la formazione avversaria.
Da dimenticare la terza frazione che ha visto le padrone di casa partire con il piede sull’acceleratore: in pochi minuti si è passati dall’8-1 al 21-12; la Cda non è riuscita a reagire alle bordate delle trentine.
Al cambio campo Rossetto e compagne sono tornate a macinare gioco e punti, portandosi in vantaggio (1-5, 6-9): le trentine, che hanno sfoderato un’ottima prestazione a muro e in difesa, hanno ricucito il divario e si sono portate in vantaggio di quattro lunghezze (17-13).
Questa volta è stata la Cda a recuperare, giocando con grande determinazione e facendo la voce grossa a muro. La formazione di coach Barbieri ha avuto fra le mani per due volte la palla per chiudere il set (23-24, 24-25) ma a mettere a terra i palloni decisivi sono state le padrone di casa con un muro vincente.
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