Una notte da manuale: l’Udinese doma il Milan e torna a vincere al Friuli dopo sei mesi
Avanti con Pereyra i bianconeri subiscono il pari sul contestato rigore di Ibra, poi Beto ed Ehizibue
Pietro Oleotto
I compagni di squadra abbracciano Pereyra dopo la rete che ha sbloccato l'incontro con il Milan (foto Petrussi)
UDINE. L’Udinese torna alla vittoria in casa con il MIlan a sei mesi esatti dal successo sull’Inter (era il 18 settembre) e con lo stesso risultato. Tre punti che permettono ai bianconeri di issarsi a quota 38, là dove c’è la Juventus in attesa del derby d’Italia, e che sono figli di una prestazione ricca di carattere e contenuti tecnici.
Samardzic e Pereyra come interni di centrocampo sono una gran bella soluzione, la parte bianconera di uno stadio Friuli strapieno se ne accorge subito, tanto che proprio sull’asse delle due mezzali l’Udinese confeziona il gol. Il serbo ruba il pallone, il “Tucu” trova lo spiraglio giusto per trafiggere Maignan con un rasoterra beffardo che si insacca alla destra del portiere milanista.
È il furore agonistico della squadra di Sottil a colpire, a destare l’attenzione: sembra di essere tornati indietro nel tempo, a settembre. Ibrahimovic cerca di mettere a servizio le sue sponde per uscire dall’assedio, ma viene anticipato spesso e volentieri da Bijol, da Perez, da Walace: il meccanismo difensivo bianconero funziona.
Anzi, l’Udinese meriterebbe ai punti un altro gol, ma lo stesso Pereyra non riesce concretizzare a una ripartenza, mentre Success si conferma un attaccante senza il fiuto della rete dopo un traversone dalla linea di fondo.
Proprio le caratteristiche della coppia d’attacco dell’Udinese favoriscono il cambio d’inerzia: il baricentro del gioco si sposta nella metà campo bianconera. Succede così che il pallone, su un’imbucata al centro dell’area, finisca sul piede di Leao che cerca di farlo filtrare: la respinta è netta, l’arbitro Doveri fa segno che la carambola è pulita, ma dalla sala Var di Lissone, dopo un collegamento “stiracchiato” il collega Nasca da Bari, uno degli specialisti del video, richiama l’attenzione del fischietto romano che manda in scena un calcio di rigore, ritornando sui propri passi.
Difficile dire attraverso i normali replay se la sfera ha effettivamente sbattuto sul braccio di Bijol, di sicuro si può dire che i successivi due minuti sono un autentico caos.
Il pallone calciato dal dischetto da Ibrahimovic viene respinto da Silvestri, Beto completa il salvataggio, l’Udinese riparte dopo un batti e ribatti, ma Nasca si fa ancora sentire da Lissone per comunicare l’invasione del bianconero al momento del tito di Ibra che tra urla e sfottò trasforma finalmente il rigorino: a 41 anni e 166 giorni è il bomber più anziano ad aver mai segnato in serie A, ha superato così un altro rossonero, Billy Costacurta che nel maggio 2007 realizzò una rete con 141 giorni di età di meno. Curioso che anche allora l’avversaria era l’Udinese. Ma non c’è quasi il tempo per annotare il record.
Con Sottil spedito negli spogliatoi dal solerte Doveri, l’Udinese riesce a ribaltarla con la forza dei nervi. Success fa un paio di volte quello che gli riesce meglio: prima dell’intervallo raccoglie un pallone in area e lo crossa dal fondo per Beto. Nuovo vantaggio bianconero.
Nella ripresa Pioli cerca di rivoltare la frittata inserendo anche Rebic in aggiunta a Ibra e poi De Katelaere e Calabria, ma due minuti dopo Success vince un altro corpo a corpo, crossa di nuovo dal fondo e il tiro di Udogie di trasforma in un assist per il 3-1 di Ehizibue.
Partita finita, anche vale la pena concludere con la contabilità: i “gialli” a Perez, Walace e Becao costringeranno l’Udinese a rinunciare a tre titolari per la trasferta di Bologna dopo la sosta. L’ammonizione di Becao, però, è figlia di un colpo di sonno di Nasca nella sala Var che non segnala a Doveri su una netta gomitata di Tonali allo stomaco del brasiliano.
Lo scorso maggio Nasca finì sospeso per essersi perso un fuorigioco della Lazio alla Spezia. È rientrato dalla finestra a inizio campionato. Irrinunciabile per il designatore Rocchi. —
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UDINESE – MILAN 3 – 1
UDINESE (3-5-2) Silvestri; Becao, Bijol, Perez; Ehizibue (42' st Ebosele), Samardzic (28' st Lovric), Walace, Pereyra (35' st Arslan), Udogie (42' st Zeegelaar); Success (28' st Thauvin), Beto. All. Sottil.
MILAN (3-4-1-2) Maignan; Kalulu, Thiaw, Tomori (30' Calabria); Saelemaekers (19' st Rebic), Tonali, Bennacer (19' st Krunic), Ballo Tourè; Brahim Diaz (30' st De Ketelaere); Leao, Ibrahimovic (30' st Origi). All. Pioli.
Arbitro Doveri di Roma 1.
Marcatori Al 10' Pereyra, al 47' Ibrahimovic (rigore), al 49' Beto; nella ripresa al 25' Ehizibue.
Note Ammoniti: Perez, Kalulu, Walace, Ebosele, Tonali e Becao. Angoli: 6-5 per il Milan. Recupero: 2’ e 7’. Spettatori: 24.992.
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