L’Udinese si candida a diventare l’ottava meraviglia del campionato
Bianconeri avanti di un punto su Torino, Fiorentina e Bologna: la vittoria sul Milan da confermare dopo la sosta
PIETRO OLEOTTO
Udinese sotto la Curva Nord festante al termine della partita contro il Milan: lo stadio Friuli era tutto esaurito sabato sera (foto Petrussi)
UDINE. «Non ho mai smesso neanche un minuto di non credere in questa squadra». Andrea Sottil ha lasciato lo stadio Friuli dopo aver pronunciato queste parole e con i tre punti in tasca.
Parole che sono l’eredità della vittoria sul Milan, al termine di una partita che ha fatto riemergere quel furore agonistico che l’Udinese riusciva a mettere sul campo durante le prime giornate della stagione, sorprendendo le avversarie, anche quelle più quotate.
La Roma, l’Inter, la Fiorentina, tutte squadre “europee” che avevano pagato dazio all’ombra dell’arco dei Rizzi e alle quali ieri si è aggiunto il Milan a sei mesi di distanza esatti (d’accordo, in mezzo c’è stata anche una sosta di una cinquantina di giorni) dall’ultimo successo casalingo. «Ero assolutamente convinto che saremmo tornati protagonisti», ha detto ancora lo stesso Sottil.
La classifica
Il tecnico di Venaria Reale ha poi aggiunto un aggettivo per fotografare la situazione dei bianconeri a undici giornate dalla fine del torneo e con una sosta all’orizzonte. Ha definito «esaltante» il piazzamento della sua Udinese, un piazzamento che dopo il derby d’Italia, è diventato un ottavo posto nuovamente in solitaria.
Le avversarie non mancano perché, a fronte della sconfitta del Torino e del pareggio del Bologna, c’è da registrare la risalita della Fiorentina e, a ruota, del Sassuolo.
Insomma, se oggi si può dire che quella bianconera è un’ottava meraviglia, riferendosi alla posizione in classifica, è altrettanto chiaro che soltanto il mese di aprile potrà chiarire se effettivamente l’Udinese potrà aspirare a un piazzamento finale nella parte sinistra della classifica.
Le aspirazioni
È questo l’obiettivo realistico, anche se il settimo posto (sul quale avranno un peso determinante le decisioni della giustizia sportiva sui conti della Juventus) resta vicino.
Il miraggio di un “pass” europeo è sempre affascinante, anche se il settimo posto non garantisce automaticamente l’accesso alle competizioni continentali. È affascinante ma dopo tutti gli anni di “magra” vissuti dall’Udinese non può togliere il gusto per un piazzamento tra le prime dieci.
Fondamentale il ciclo di partite dopo la sosta, a cominciare dallo scontro diretto con il Bologna che i bianconeri dovranno affrontare senza tre pedine di peso come Becao, Perez e Walace: due terzi della difesa titolare (reparto senza grandi soluzioni, nel finale contro il Milan si è rivisto Zeegelaar) e il perno del centrocampo. Poi, dopo Bologna, Monza, Roma, Cremonese e Lecce. Già, il finale di questa stagione può diventare interessante... —
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