Ajeti, il difensore-bomber più prolifico tra i “pro”: con lui il Pordenone può sognare la B
Sei le reti messe a segno sinora dal nazionale albanese. Domenica probabile il ritorno di Candellone da titolare
Alberto Bertolotto
Più di qualche errore l’ha commesso, inutile nasconderlo. Gli va però riconosciuta un’eccellente efficacia offensiva e il fatto di essere il difensore-goleador tra tutti i campionati professionistici in Italia.
Arlind Ajeti si è riscoperto valore aggiunto del Pordenone: con il gol-vittoria realizzato nel posticipo con la Pro Sesto il centrale albanese si è portato a quota 6 centri in campionato, bottino che nessun pari ruolo tra serie A, B e C può vantare.
Non solo: ha eguagliato il record di Alberto Barison, autore di 6 centri nel campionato di Lega Pro vinto coi neroverdi nel 2019. Sono statistiche importanti ma, soprattutto, sono reti che servono ai ramarri, collettivo che non ha un attaccante da doppia cifra. Il loro top scorer è Leonardo Candellone con 8.
SU E GIU’
Classe 1993, nato a Basilea ma di origine albanese, Ajeti ha avuto una stagione contraddistinta da alti e bassi. Ha iniziato benissimo, distinguendosi per attenzione e pulizia di intervento. Di fatto il miglior centrale difensivo del campionato.
Ha dunque impreziosito la prima parte di campionato con 2 centri: quello del 5-0 col Lecco e, in particolare, quello valso la vittoria con il Novara in casa (1-0) per il massimo vantaggio dei ramarri sulle inseguitrici, cinque punti che sembravano una sentenza sul discorso promozione.
Non è andata così, perché da lì in poi è cominciato il periodo in chiaroscuro del Pordenone e di conseguenza quello di Ajeti. Alti e bassi, appunto: l’emblema del torneo del difensore è stato il match d’andata con la Pro Patria, in cui ha realizzato una doppietta ma ha anche concesso la rete del 2-2 dei bustocchi, dopo il 2-1 siglato dallo stesso difensore.
Da allora, perlomeno per i suoi standard molte prestazioni negative, col picco negativo toccato nel ko di Arzignano per 3-1. La dirigenza si aspetta qualcosa di più dall’ex Padova e Reggiana, un calciatore che con la nazionale albanese ha disputato gli Europei 2016, miglior giocatore nel successo con la Romania.
TRAMPOLINO
Con Di Carlo in panchina il centrale aveva collezionato anche ultimamente buone prestazioni, ma con Stefani sembra esserci stata una svolta. Se si esclude il black-out generale col Novara, Ajeti è stato tra i migliori con Lecco, Piacenza e Pro Sesto.
E proprio con queste ultime due rivali, al Tognon, ha segnato. E l’ha fatto in entrambe le occasioni con un colpo di testa su palla inattiva calciata da Burrai. Una specialità della casa, che ha permesso al Pordenone di rimanere in scia della Feralpisalò e di poter così ancora lottare per la promozione diretta in serie B.
LE ULTIME
Più che probabile, intanto, l’impiego di Candellone dal 1’ nella sfida esterna con la Pro Patria (domenica alle 14.30). Sarà il numero 27 a sostituire Dubickas, squalificato per una giornata.
D’altronde il torinese ha dimostrato di stare bene con la Pro Sesto, nella mezzora disputata e che ha sancito il suo rientro dopo l’infortunio alla mano. Leo aveva saltato le ultime tre sfide, ma non ha perso la condizione che aveva esibito in precedenza.
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