Apu contro Piacenza, una cosa è certa: rivali senza segreti
L’assistant coach Grazzini un anno fa lavorava in Emilia: «Avversari tosti, dovremo colpirli nei pochi punti deboli»
Giuseppe Pisano
L’Assigeco non ha segreti per l’Apu Old Wild West. A svelarli è l’assistant coach Gabriele Grazzini, che nella scorsa stagione ha lavorato al fianco di Stefano Salieri sulla panchina della squadra piacentina. Il braccio destro di Carlo Finetti illustra per noi le caratteristiche principali di un avversaria insidiosa, capace di grandi exploit nella prima fase.
PUNTI FORTI
I successi su Cantù, Treviglio e Cremona sono il biglietto da visita di Pascolo e compagni. «In fase offensiva amano molto correre in contropiede – afferma Grazzini – e concludere l’azione nei primi secondi del possesso. Sono veloci e imprevedibili. Dal punto di vista difensivo sono molto aggressivi, mettono grande pressione sulla palla e possono vantare lunghi molto dinamici».
DUE DUBBI
La vigilia è caratterizzata dal punto interrogativo che accompagna i big della squadra Kameron McGusty e Gherardo Sabatini: entrambi sono reduci da uno stop per infortunio e la loro presenza domani è incerta. «Noi abbiamo preparato la gara con loro in campo, siamo convinti che MuGusty rientrerà e personalmente credo che ci sarà anche Sabatini. È uno che getta il cuore oltre l’ostacolo, l’anno scorso l’ho visto giocare più volte anche contro il parere dei medici».
STELLE USA
Se Piacenza sarà al completo, il pubblico udinese potrà ammirare una delle coppie di americani meglio assortite in A2. MuGusty è una guardia da 20 punti a partita, Brady Skeens è un centro dominante a rimbalzo con mano educata al tiro. L’Assigeco negli ultimi anni ha messo a segno colpi importanti nel mercato a stelle e strisce, vedi anche McDuffie e Devoe. «Quest’ultimo lo segnalai io – sottolinea Grazzini – e si rivelò un innesto azzeccato. Uno dei meriti è il fiuto del loro presidente Curioni nello scegliere le pedine giuste: è una persona appassionata, grande conoscitore di pallacanestro».
SLIDING DOORS
Un altro elemento da tenere sott’occhio è Luca Cesana, play-guardia classe 1997 seguito a lungo dall’Apu l’estate scorsa, prima di virare su Mattia Palumbo. «È un giocatore con numeri di categoria superiore. Ha qualità balistiche, è uno che ama studiare il gioco. Noi dell’Apu dovremo essere attenti in difesa e cinici in attacco nel colpire i loro punti deboli. Non sono molti, ma ci sono».
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