Milan, il Fiandre è stregato non recupera dalle botte e ora ci prova per la Roubaix
Antonio SimeoliLa brutta caduta di domenica a più di cento km dalla fine della Gand Wevelgem non gli ha lasciato scampo. Gli ematomi, che in un primo momento parevano assorbibili in qualche giorno, sono venuti allo scoperto e così domani Jonathan Milan dovrà saltare il Giro delle Fiandre.
Una disdetta perché la campagna del Nord, dopo il debutto da neopro due anni al Fiandre nel giorno di Passqua e alla Roubaix in autunno nel giorno di Colbrelli e il forfait di un anno fa per problemi fisici, doveva essere uno dei punti forti della stagione del 22enne della Bahrain Victorious.
Invece l’oro olimpico di Tokyo mercoledì, col morale sotto i tacchi ma forte della fiducia del suo team, è tornato nella sua Buja per recuperare e prepararsi per la Parigi-Roubaix, in programma il giorno di Pasqua e, va detto, corsa che meglio si adatta alle sue caratteristiche di passista veloce.
Niente corridori friulani, dunque, al via domani, toccherà a Elena Cecchini, che corre nello squadrone orange Sd Worx, difendere i colori dell’aquila friulana nei 156 km della prova femminile.
Quanto agli uomini la Bahrain di Milan farà la corsa su Matej Mohoric, spalleggiato da quell’Andrea Pasqualon, a suo agio al Nord tra muri, pietre e vento.
Sarà dura però cercare la vittoria perché, specie dopo l’impressionante prova di forza di una settimana fa ad Harelbeke, i corridori più attesi sono Wout Van Aert, il belga della Jumbo Visma, che domenica scorsa ha fatto vincere la Gand Wevelgem al compagno di squadra Chistope Laporte, Mathieu Van der Poel (Alpecin), olandese vincitore della Milano Sanremo e lo sloveno Tadej Pogacar (Uae), incredibilmente a suo agio al Nord e non solo sulle salite del Tour o alla Liegi. Decideranno 18 muri, Gli ultimi due nel finale hanno nomi da fare accapponare la pelle: Vecchio Kwaremont e Pateberg.
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