Il Pordenone esulta con capitan Burrai, la semifinale playoff è più vicina
Un rigore nel finale regala la vittoria ai neroverdi nella prima sfida contro il Lecco
Alberto Bertolotto
LECCO. Il rigore trasformato con freddezza, la corsa sotto la curva per ricevere l’abbraccio dei tifosi. Con lui i compagni, anche quelli in panchina.
Salvatore Burrai ha preso il coraggio a quattro mani e ha spedito in porta uno dei penalty più pesanti della sua carriera: la rete del capitano ha regalato il successo per 1-0 ai ramarri sul Lecco in gara-1 dei quarti di finale dei play-off di serie C, debutto condizionato dalla notizia relativa all’istanza di fallimento presentata dalla Procura di Pordenone.
Con la consapevolezza di ciò che sta succedendo fuori dal campo, la squadra guidata da Domenico Di Carlo è stata capace di isolarsi, compattarsi e disputare un’ottima partita, andando a vincere meritatamente con la formazione dell’ex Luciano Foschi.
La semifinale è a un passo: mercoledì (alle 20.30) è in programma il match di ritorno al Tognon, ai friulani potrebbe bastare anche perdere con un gol di scarto entro il 90’. In caso di parità sui 180’, verrebbero premiati in quanto teste di serie.
GRANDE AVVIO
I primi 25’ di gara del Pordenone sono stati da grande squadra. I dubbi legati alla lunga pausa – primo match ufficiale dalla conclusione del campionato, avvenuto lo scorso 22 aprile – sono stati subito scacciati, così come il fatto che gli eventi extra-calcistici potessero influire sulla prestazione.
Buona intensità, conduzione del gioco, occasioni da gol: alla fine è mancata solo la rete, che sarebbe stata meritata, ma Melgrati in particolare ha negato la gioia, sfoderando in due occasioni altrettanti miracoli.
Prima si è immolato su una conclusione ravvicinata di Bruscagin, quindi si è dimostrato pronto sulla deviazione di un suo compagno, che rischiava l’autogol. Non a caso è uno dei portieri che meglio si è espresso durante questa stagione, uno dei segreti grazie ai quali il Lecco è arrivato sino a questo punto.
Il Pordenone ha continuato a spingere, mancando di un soffio il gol con Burrai (conclusione di poco alta) e Zammarini. Clamorosa quella del trequartista, perché il tiro a giro fatto partire in area di rigore è terminato di pochi centimetri a lato.
Il Pordenone ha rischiato solo una volta, ma Festa ha detto “no” su un tentativo ravvicinato di Buso. La squadra di Di Carlo aveva impostato le condizioni per vincere, ma verso la fine del primo tempo è iniziato un diluvio incessante, con la palla che non scorreva più e il campo di gioco incapace di reggere. Il tecnico del Lecco Luciano Foschi ha chiesto di sospendere la partita.
SI GIOCA
Durante l’intervallo la pioggia ha smesso di cadere e l’arbitro, in accordo coi capitani, ha deciso di riprendere la gara, sia pure con 15’ di ritardo. Meglio il Lecco in avvio, ma il Pordenone è stato capace di difendersi senza soffrire troppo.
Quindi è uscito allo scoperto, sfiorando due volte il gol con Burrai: prima, su punizione, ha trovato la risposta di Melgrati, che poco dopo si è ripetuto sulla stessa conclusione del capitano, fatta partire all’interno dell’area. Sulla respinta Dubickas, a due passi, non è riuscito a mettere in porta. Erroraccio.
Mimmo Di Carlo ha provato a cambiare la sfida con qualche cambio e ce l’ha fatta, perché Deli, uno dei nuovi entrati, è stato in grado di procurarsi un rigore, costringendo Zambataro a un fallo ingenuo.
Mancavano cinque minuti alla fine del tempo regolamentare, quando Burrai ha calciato e messo (quasi) in mano il pass per le semifinali ai suoi.
LE ALTRE
È finita 0-0 la gara tra Lanerossi Vicenza e Cesena: se passa, il Pordenone affronterà la vincente di questo confronto. Dall’altra parte del tabellone il Foggia ha battuto 1-0 il Crotone (Peralta), il Pescara per 2-1 l’Entella (Corbari per i liguri, poi Merola e Aloi). —
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