Sottil cerca la scossa per motivare l’Udinese: «Da troppo tempo non vinciamo fuori casa»
L’ultimo successo lontano dal Friuli risale all’11 marzo con l’Empoli. Il tecnico chiede ai suoi anche il record di punti degli ultimi dieci anni
Stefano Martorano
In questo momento Andrea Sottil potrebbe sentirsi un po’ come quel fattore che accorrendo in tutta fretta per chiudere la stalla si accorge che i buoi sono già scappati via.
Fuor di metafora di un vecchio detto che invita a riflettere sull’importanza di fare la cosa giusta al momento giusto, il tecnico dell’Udinese sa bene che l’Europa è già scappata, e a fronte degli obiettivi raggiungibili che si sono ridotti sempre più nelle ultime giornate, sa bene quanto sia difficile motivare la squadra.
Tuttavia, tra le molte ovvietà dette ieri in sede di presentazione, il tecnico di Venaria Reale è riuscito a identificare un obiettivo concreto, anzi l’obiettivo primario di giornata, esprimendolo così: «È da tempo che manca vincere fuori casa».
Ha ragione e ha fatto bene a ricordarlo, perché la sua Udinese non torna con i tre punti in saccoccia da una trasferta dall’11 marzo in quel di Empoli, quando quel successo allora poteva ancora valere ambizioni di alta classifica.
Oggi, invece, Sottil sa bene che sbancare l’Arechi significherebbe fare un altro passo avanti in classifica verso un piccolo record, visto che con almeno altri due punti l’Udinese supererebbe quota 47 , registrando il miglior risultato dal 2012-’13, quando furono 66 i punti che valsero il quinto posto finale in quel caso.
Ecco l’altro obiettivo di giornata che stuzzica Sottil: «Al di là del record di punti, vogliamo arrivare più in alto possibile in classifica. Il primo obiettivo per noi è di continuare con questa mentalità e identità».
Che tuttavia non ha portato punti nelle ultime due partite. Anzi, con la Lazio più di qualcosa è stato tolto all’Udinese e Sottil lo ha pure ricordato: «Non torno sulle polemiche della gara, è già stato detto tutto. La sospensione di Pairetto dimostra i fatti».
E allora è meglio volgere il pensiero solo alla Salernitana, avversaria che si preannuncia ben diversa dalla gara di andata: «Da quando è arrivato Paulo Sosa la squadra ha assimilato bene la sua idea di calcio.
Analizzandola, mi è sembrata una squadra compatta a livello difensivo, molto corta tra i reparti, che chiude bene le linee di passaggio. Porta uomini in attacco in maniera equilibrata, una squadra molto pratica diciamo.
Questo, ha portato la squadra solidità e, nonostante non abbia vinto tante gare, considerando il numero di pareggi, ha guadagnato comunque punti importanti. Anche a livello individuale ci sono giocatori di livello, che esaltano poi il lavoro svolto fino a questo momento». Ma l’Udinese come arriverà alla sua ultima trasferta dell’anno? A riguardo Sottil ieri è stato chiaro: «Ci sono delle assenze, lo abbiamo detto tante volte. Affrontiamo questo momento senza creare alibi ma allenandoci al meglio, ed è stata una buona settimana di lavoro. Non siamo riusciti a vincere contro la Lazio e quando si perde, nessuno è contento, ma ricominciamo con la rabbia di voler guadagnare punti.
La trasferta di Salerno sarà dura, ma vogliamo andare lì per dare continuità di prestazione e portare a casa punti importanti. Siamo consapevoli del loro stato di forma, anche loro vorranno vincere la gara, ma anche noi abbiamo l’obbligo di fare altrettanto, per gli obiettivi che vogliamo raggiungere e, vincere fuori casa, manca da tempo. Il gruppo è concentrato e voglioso, mi aspetto una prestazione importante da parte nostra».
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