Il monito di Sottil: Udinese, troppi errori
Il tecnico analizza la sconfitta con la Salernitana
Stefano Martorano
«Dispiace non averla chiusa prima, specie con l’occasione di Arslan che ha calciato alto a porta vuota, perché in quella circostanza non c’era neanche il portiere».
Andrea Sottil non ha dubbi nell’individuare le sliding doors della partita, mettendo nel mirino il mancato gol del centrocampista turco, quell’errore clamoroso a due passi dalla porta che nel cuore della ripresa avrebbe portato l’Udinese in vantaggio sul 3-2.
Sottolineato con la matita blu l’errore principale, Sottil poi ne ha evidenziato un altro di non secondaria importanza, perché la rete subita a fine primo tempo da Kastanos ha rianimato e rimesso in corsa la Salernitana.
«Quel gol subito nel finale di primo tempo è stato un vero peccato. Ogni tanto perdiamo dei palloni ed è proprio la gestione dei palloni in uscita quella su cui dobbiamo crescere».
Tuttavia, la sconfitta per Sottil non è stata solo riconducibile agli errori, ma anche al calo fisico avuto nella ripresa, una spia di riserva energetica su cui il tecnico è nuovamente tornato in sede di commento, come ormai sta facendo da circa un mese: «In condizioni normali Zeegelaar l’avrei sostituito già a fine primo tempo, ma non ho più quinti, siamo contati e da mesi giocano sempre gli stessi.
Abbiamo fuori cinque-sei titolari e in panchina ragazzi della Primavera, per cui non è facile tenere il ritmo in queste condizioni».
È un discorso che porta dritti all’organico, a quella rosa che sarà inevitabilmente ritoccata anche numericamente dal mercato, tema caldo a cui ieri Sottil non si è sottratto, rispondendo alla domanda di un cronista. «Il dogma dell’Udinese è chiaro.
Questa è una società maestra nel cercare ragazzi, tra virgolette poco conosciuti, e poi valorizzarli tramite il lavoro e uno staff molto competente per prepararli poi a una eventuale cessione.
Questa è una proprietà attenta e io sono sereno perché so benissimo che la prossima stagione si ripartirà da una base solida e consolidata. Alcuni andranno via perché appetiti da grandi squadre e altri ne arriveranno e saranno tutti di alto livello. Adesso a me dispiace essere arrivati a questo punto del campionato così corti».
Il tutto, prima di ritornare col commento sulla partita in cui Sottil ha visto una grande Udinese in avvio all’Arechi: «Il primo tempo è stato perfetto, abbiamo giocato un bel calcio ed è anche difficile commentare la sconfitta. Abbiamo onorato la sfida come giusto che sia perché bisogna essere professionisti e spingere fino in fondo, ognuno con il proprio obiettivo.
Per noi deve far parte di un’identità e di una mentalità ben precisa che dovremo acquisire per la prossima stagione, visto che manca una sola partita. Siamo dispiaciuti perché vincendo saremmo andati a quota 49 e penso che sarebbe stata una gran bella soddisfazione».
I commenti dei lettori