Pordenone, tre scogli nella lotta per sopravvivere
Pagare le ultime tre mensilità a staff tecnico e calciatori, trovare i soldi per iscriversi alla C e quelli per evitare la liquidazione
Alberto Bertolotto
Essere usciti subito e inaspettatamente dai play-off di Lega Pro ha complicato notevolmente i piani del Pordenone, che deve lavorare ancora più duramente per trovare le risorse economiche necessarie per evitare il fallimento (o quantomeno per predisporre un piano sostenibile per convincere il giudice a concedere un rinvio dell’udienza e una dilazione dei pagamenti).
Se la squadra fosse rimasta in corsa per la serie B, la ricerca di aiuti avrebbe potuto rivelarsi leggermente più semplice. Così si è fatta ancora più dura di quanto già lo sia.
Mancano poco più di due settimane alla fatidica data del 20 giugno quando, tra i vari obblighi a cui bisogna adempiere entro quel termine, è compreso quello del pagamento delle mensilità di marzo, aprile e maggio a staff tecnico e calciatori.
Il presidente e proprietario della società Mauro Lovisa ha sempre puntualmente onorato questo tipo di impegno, ragion per cui il Pordenone non ha mai subìto negli anni penalizzazioni in classifica di nessun tipo. Versare gli emolumenti è un passaggio fondamentale, così come è necessario entro il 20 giugno depositare la domanda di ammissione al prossimo campionato di serie C assieme alla fideiussione di 350 mila euro.
Sempre il 20 giugno è prevista l’udienza di fronte al giudice delegato alla procedura fallimentare. In questi giorni Lovisa, assieme ai suoi soci, sta cercando di fare di tutto per risolvere la situazione per tenere in vita il Pordenone e successivamente far sì che continui l’avventura tra i professionisti.
Un traguardo, questo, che la società aveva raggiunto nel 2014 dopo undici anni di assenza grazie alla vittoria del campionato di serie D. Da allora è sempre rimasta tra serie C e serie B, arrivando a farsi conoscere in tutta Italia come mai aveva fatto prima. La retrocessione maturata sul campo nella primavera del 2015 venne poi subito cancellato grazie al ripescaggio, avvenuto pochi mesi più tardi anche grazie a un cospicuo investimento a fondo perduto.
Il Pordenone ha disputato in tutto cinque tornei di fila di Lega Pro, centrando due semifinali play-off, gli ottavi di finale di Tim Cup con l’Inter al Meazza e la promozione tra i cadetti.
In quest’ultima categoria vi è rimasto per tre anni, dal 2019 al 2022, sfiorando la serie A nel 2020 e tornando in quella serie C che voleva provare subito a lasciare avendo allestito un team competitivo. Quella col Lecco di pochi giorni fa a Fontanafredda potrebbe essere stata l’ultima gara in Lega Pro, ma c’è ancora tempo per evitare che questo sia il finale.
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