Udinese, ora c’è il nodo Samardzic da sciogliere
Non solo il Napoli sul serbo: Pozzo punta a trattenerlo offrendogli il posto fisso. In mediana Pereyra, svincolato, valuta Inter e Monza, Walace piace in Brasile
Pietro Oleotto
UDINE. «Ha tante offerte, sceglierà lui». Intercettato dai media napoletani per parlare del futuro di Lazar Samardzic, il responsabile dello scouting dell’Udinese, Andrea Carnevale, oltre a usare la gentilezza di dire, da glorioso ex, che gli farebbe piacere l’approdo del serbo al Napoli («È molto forte, come lo era Piotr Zielinski»), ha fatto capire che ci sono delle riflessioni in seno alla società sul centrocampista prelevato dal Lipsia nell’estate di due anni fa.
Riassumendo, Gino Pozzo si vuole tenere stretto Samardzic per farlo esplodere definitivamente nella prossima stagione, magari facendogli indossare quello che sarà il vestito tattico per il testo della sua carriera.
Così riuscirebbe a ottenere più dei 15-20 milioni che adesso vengono appiccicati sul cartellino del prezzo. Sono molte le squadre interessate, l’ha confermato a Radio Kiss Kiss lo stesso Carnevale, ma nessuna si offrirebbe quei 30-35 milioni ai quali Pozzo pensa di poter vendere il classe 2002 nato a Berlino. Ma il suo entourage cosa pensa?
Negli scorsi giorni ha parlato l’agente, il tedesco Karsten Rickart che ha partorito una frase sibillina: «Con il suo stile di gioco, la sua intelligenza e la sua capacità e voglia di crescere sempre di più sono sicuro che potrà mettersi alla prova anche a un livello superiore».
Come dire, siamo pronti a cogliere la palla al balzo nel caso arrivasse una chiamata da parte di un top club.
Ecco perché, tornando a Carnevale, ieri ha sottolineato che «le trattative le fa il presidente», riferendosi a Gino Pozzo e alla possibilità di strappare Samardzic all’Udinese, come accadde un anno fa con Destiny Udogie, ceduto al Tottenham dopo appena una stagione da titolare, ma trattenuto in prestito fino al termine del campionato appena concluso. Costo? 18 milioni più 7 di eventuali bonus. Forse per 25 milioni anche Samardzic potrebbe essere venduto già adesso?
Dopo questi punti di domanda è logico che la propeietà bianconera affrondetà prima possibile la questione con il giocatore e chi lo assiste.
Di sicuro gli sarà offerto un posto in pianta stabile a centrocampo, dove l’Udinese ha già salutato Tolgay Arslan che aveva il contratto in scadenza. Restano in ballo altri tre nomi per altrettanti “spot”, considerando che Andrea Sottil dovrebbe ricominciare dal 3-5-2 (e affini) come modulo. Il primo è quello di Roberto Pereyra, anche lui ormai un “parametro zero” che potrebbe lasciare il Friuli in qualsiasi momento, ma che ha chiesto questo mese di tempo per valutare le pretendenti.
Resterà in Europa, vorrebbe giocare le coppe e l’Inter ha già bussato alla porta del suo agente Federico Pastorello, così come avrebbe fatto il Monza dell’ad Adriano Galliani che non può garantirgli gloria, ma un biennale di due milioni a stagione.
Senza il “Tucu” Pozzo avrebbe tutte le pedine a posto giusto, considerando che Samardzic può fare l’interno di centrocampo, come – con altre caratteristiche – anche Sandi Lovric sul fronte sinistro, sempre a piede invertito.
Ma c’è una tentazione che è emersa ultimamente, consegnare le chiavi dell’impostazione al serbo per trasformarlo in un regista come da queste parti accadde anni fa con Gaetano D’Agostino.
A questo punto Samardzic verrebbe schierato al posto di Walace, suppur con compiti più offensivi rispetto a quello che è stato il miglior recupera palloni del campionato di serie A.
Il brasiliano, tuttavia, non ha grandi offerte in Europa, ma il Corinthians l’ha messo tra i possibili obiettivi assieme al colombiano Gustavo Cuellar ora in Arabia con l’Al Hilal. Anche in questo caso è una questione di prezzo, piuttosto alto per un club brasiliano: una decina di milioni, seppur trattabili.
Tanto l’Udinese avrebbe già individuato l’erede: il nazionale francese under 20 Etienne Camara. È in forza agli inglesi dell’Huddersfield, ha un contratto fino al 2024 e piace anche all’Anderlecht.
I commenti dei lettori