Perez, l’Udinese ha un jolly da non perdere
Con la partenza di Becao, la conferma dell’argentino diventa fondamentale per non stravolgere la difesa: giocherebbe sul centro-destra e sarebbe anche il vice di Bijol
Massimo Meroi
Nei piani originari di Gino Pozzo la difesa dell’Udinese edizione 2023-2024 dovrebbe essere composta da Perez, Bijol e Masina. Il condizionale è d’obbligo perché su queste scelte pendono due “spade di damocle”.
La prima: l’Atletico Madrid può esercitare il diritto di riscatto su Perez pagandolo 10 milioni. La seconda: Bijol ha fatto talmente bene alla sua prima stagione italiana che ci sarebbe già chi dopo dodici mesi avrebbe bussato alla porta del club bianconero, ovvero il Napoli.
Becao, non è una novità, non rientra più nei piani dell’Udinese, consapevole che il giocatore in Friuli ha fatto il suo tempo. Resta, però, il nodo sul contratto.
Forte della scadenza 2024, Becao si aspetta di essere ceduto per una cifra inferiore a quella che chiede il club (12 milioni). Qualcuno ha scritto addirittura di una richiesta di 3 milioni a stagione, una provocazione considerato il tetto fissato dall’Udinese per gli ingaggi.
È dato in arrivo in Friuli all’inizio della prossima settimana il suo procuratore: sarà l’occasione per sbloccare la situazione?
Becao alla fine se ne andrà, sbattendo o meno la porta questo lo dirà il tempo. Nell’undici titolare il suo sostituto naturale è Perez che, proprio per la presenza del brasiliano, nelle prime due stagioni friulane è stato impiegato sul centro-sinistra.
Nelle occasioni in cui Perez ha giocato a destra, ha dimostrato di trovarsi decisamente più a suo agio anche se forse la sua partita migliore l’ha disputata domenica scorsa contro la Juventus quando ha sostituito Bijol dimostrandosi una guida sicura per i baby Abankwah e Guessand.
Proprio in virtù della cessione di Becao l’Udinese si augura che l’Atletico Madrid non eserciti l’opzione per il riscatto: significherebbe dover rifare due terzi del pacchetto difensivo e considerato che di cambiamenti ce ne saranno parecchi già in altre zone del campo (sulle corsie laterali e in attacco soprattutto) ecco che meno si cambierà e meglio sarà.
Anche in questo caso un peso sulla decisione potrebbe averlo la volontà del diretto interessato. La scorsa settimana, in una intervista a Sportitalia, facendo un bilancio della sua stagione Perez aveva detto di essere «soddisfatto» della sua stagione e che sentiva di «essere migliorato tatticamente, profilo sul quale si lavora molto in Italia», e non aveva nascosto l’ambizione di entrare a far parte della nazionale argentina.
Ecco, quella dell’Atletico Madrid è una vetrina sicuramente più prestigiosa, ma per andare in Nazionale bisogna giocare titolari. Molina un posto nell’Albiceleste se lo conquistò cominciando a brillare proprio con la maglia dell’Udinese. Fermo restando che il coltello dalla parte del manico ce l’ha sempre l’Atletico.
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