Un mese di Old Wild West e coach Vertemati ha già dato la sua impronta
Giuseppe Pisano
UDINE. La nuova Apu Old Wild West ha superato la boa del primo mese di lavoro e inizia il conto alla rovescia in vista della prima di campionato, in calendario il 1° ottobre a Lecce contro Nardò.
È stato un mese intenso, scandito dal raduno, dai primi allenamenti, dal ritiro di Tarvisio, da test amichevoli e dai due derby di Supercoppa.
Un periodo non ancora sufficiente per esprimere giudizi definitivi, ma ce n’è abbastanza per ricavare le prime impressioni su una squadra che ambisce a ritagliarsi un ruolo da protagonista.
Cominciamo col dire che per essere una compagine rinnovata quasi totalmente (uno dei due “superstiti” della stagione 2022/2023, Raphael Gaspardo, ancora non si è visto per l’infiammazione al tendine rotuleo) l’Apu sembra avere già una propria identità di gioco, e questo è già un bel passo in avanti.
Vertemati ha il doppio compito di far giocare bene Udine e di ottenere risultati, la strada per ora è quella buona, perché i risultati si giudicheranno più avanti.
Per ora è un’Apu che mette in mostra sprazzi di bel gioco, anche se chiaramente non è in grado di farlo per 40’: la palla circola bene, non ci sono individualismi e giova il fatto che oltre ai registi designati Monaldi e Caroti ci sia una sorta di playmaker aggiunto come Da Ros, con le sue fini letture del gioco offensivo.
A Trieste, nel test più duro di questa pre-season, si è vista anche un’Apu di grande carattere, capace sempre di rialzare la testa dopo i break dei biancorossi: anche questo è un chiaro segno di svolta rispetto all’annata scorsa.
Pollice in alto anche per l’equilibrio del gruppo, che ha tante buone mani e di conseguenza varie soluzioni per fare canestro, senza accentrare troppo la manovra su un uomo solo.
È un Apu Old Wild West da cinque uomini in doppia cifra a ogni partita, e non è affatto detto che siano sempre gli stessi cinque, proprio perché Vertemati può effettuare tante rotazioni e variare in continuazione i quintetti.
Logicamente ci sono diverse cose da migliorare, a cominciare da certe disattenzioni difensive che sono costate la sconfitta a Trieste, passando per qualche palla persa di troppo.
Difetti di crescita, potremmo dire, che col tempo verranno limati. Si può pensare alla trasferta pugliese con grande fiducia.
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