Instagram raddoppia e in Italia sperimenta la chat Direct per giovani e giovanissimi
Jaime D'Alessandro
Il social network basato sulle foto conta ormai su oltre 800 milioni di utenti, l'80 per cento dei quali vive fuori dagli Stati Uniti. "La comunità italiana, 14 milioni di persone, è molto viva", raccontano dalla California. "Speriamo di imparare molto da come verrà usata la nuova app per poi offrirla anche al resto del mondo"
Aggiornato 1 minuti di lettura
ROMA - Instagram si fa in due, almeno in quei Paesi dove la compagnia americana (di proprietà di Facebook) ha deciso di lasciarsi andare alla sperimentazione. E così in Turchia, Israele, Portogallo e Italia da oggi Direct diverrà app autonoma. Per chi non lo sapesse, è quella funzione nata quattro anni fa che permette di scambiare foto, video e testi fra singoli utenti o gruppi di utenti.
Il social network basato sulle foto, che conta ormai su oltre 800 milioni di utenti, l’80 per cento dei quali vive fuori gli Stati Uniti, è divenuto via via sempre più multimediale. “La comunità italiana, 14 milioni di persone, è molto viva e speriamo di imparare molto da come verrà usata l’app Direct per poi magari offrire questa possibilità anche al resto del mondo”, racconta Hemal Shah, manager 27enne di Instagram nato e cresciuto a Boston ma trapiantato in California.
"Direct già oggi è una funzione sfruttata da 375 milioni di persone al mese e in buona parte sono giovani e giovanissimi. Sono loro che stanno forgiando la comunicazione visiva di quest’epoca e spesso non sentono il bisogno di dover usare le parole”.
Il messaggio è chiaro, come chiaro è anche l’obbiettivo: Direct nelle ambizioni vuole essere una sorta di Whatsapp (sempre di Facebook), Telegram o WeChat per le nuove generazioni partendo dal linguaggio delle immagini, poco importa che siano foto, video, emoji. Cercando di staccare ancor più la concorrenza di Snapchat, che ha appena presentato un restyling della sua app. Almeno negli Usa è molto diffusa fra gli adolescenti e ha globalmente circa 180 milioni di utenti dei quali la maggioranza è però americana. “Il collegamento con Instagram resta, per usare Direct bisogna esser iscritti al nostro social network, ma diventa un’app separata così che si possa comunicare con gli amici senza dover passare dalla bacheca principale”, prosegue Shah. Con alcune funzioni in più: poter aggiungere ai selfie orecchie da gatto, bocche giganti e altri effetti di rovazziana memoria.
Quando chiediamo a Shah come mai hanno deciso di replicare quel che di fatto già c’è nell’universo di Facebook, la risposta è stata tanto diplomatica quanto irreale. “Non abbiamo pensato a Facebook o alla concorrenza, ma solo a fornire un'esperienza migliore”. E così conquistare sempre più utenti e sempre più giovani.