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Intervista

Oppo e quei 2 milioni di smartphone venduti in Italia: “Vogliamo crescere nella fascia alta”

Un negozio di Oppo a Shanghai
Un negozio di Oppo a Shanghai 
Abbiamo fatto una chiacchierata in esclusiva con Isabella Lazzini, Cmo di Oppo Italia: “Il nostro Paese è il primo mercato per l’azienda grazie a qualità e innovazione”
2 minuti di lettura

Due milioni di smartphone venduti in Italia in appena 3 anni, dunque in un arco di tempo relativamente breve e anche con una notevole accelerazione, visto che questo traguardo è stato toccato ad appena 6 mesi di distanza dal primo milione.

Questo è un ottimo momento per la cinese Oppo, che lo scorso marzo ha appunto festeggiato il primo milione di telefonini venduti nel nostro Paese, ad agosto ha fatto segnare una crescita del 246% per smartphone consegnati e appunto adesso sfonda il tetto dei due milioni, secondo i dati di Gfk riferiti allo scorso settembre.

A caccia del podio
Al momento l’azienda è quarta in Italia, con una quota di mercato del 14% (davanti ci sono Xiaomi, Samsung ed Apple), e ha ovviamente intenzione di migliorare ancora. A suo modo, però: “Vogliamo crescere, ma non solo dal punto di vista dei numeri, non vogliamo solo fare massa - ci ha detto Isabella Lazzini, Cmo di Oppo Italia - Vogliamo crescere nella fascia alta”. Questa è forse una delle caratteristiche che più distinguono Oppo dagli altri marchi cinesi che hanno conquistato e ancora stanno conquistando sempre più spazio nel nostro Paese, come OnePlus (che adesso le appartiene) e Xiaomi, che soprattutto all’inizio ha puntato solo su prezzi bassi e convenienza.

“Abbiamo cercato da subito di posizionare il marchio in alto, di farlo percepire come un prodotto premium - ci ha detto ancora Lazzini - anche attraverso la comunicazione, le iniziative, la pubblicità”. Funziona? Sembra proprio di sì: “Negli ultimi 6 mesi, sempre secondo Gfk, la cosiddetta brand awareness (la conoscenza del marchio da parte dei consumatori, ndr) è cresciuta dal 50 a oltre il 70%”. In generale, l’Italia è un mercato molto importante per Oppo: “È il primo in Europa e c’è grande attenzione da parte della casa madre per il nostro Paese, dove vengono e in futuro verranno sperimentate alcune iniziative e soluzioni destinate poi anche ad altri”.

Isabella Lazzini, Cmo di Oppo Italia
Isabella Lazzini, Cmo di Oppo Italia 

I segreti del successo e uno sguardo al futuro
Secondo Lazzini, sono soprattutto due i motivi di questo apprezzamento degli italiani per Oppo: “La qualità dei nostri prodotti, anche in rapporto al costo (Oppo ha il 17% del mercato nella fascia 350-600 euro, ndr) e l’innovazione che portiamo, come il microscopio integrato nel Find X3 Pro o il prototipo dell’X Rollable con schermo che si srotola. Sono tutte soluzioni che permettono al consumatore finale di capire quanta nuova tecnologia stia arrivando dalla Cina”. In Italia, comunque, lo smartphone più apprezzato è il Reno6 (qui la nostra prova della versione Pro), che sta vendendo a un ritmo quattro volte superiore a quello del precedente Reno4.

Oppo ha la sede principale nella città cinese di Dongguan, dove è stata fondata all’inizio degli anni Duemila, dà lavoro a oltre 40mila persone ed è attiva in oltre 50 Paesi, ha 6 istituti di ricerca e 5 centri di sviluppo e un centro di design a Londra. È il quarto produttore di smartphone al mondo e decisamente guarda al futuro con fiducia, come è comprensibile visti questi dati, e pure con tranquillità, diversamente da quello che in questo campo può fare la connazionale Huawei, dopo gli ostacoli messi sulla sua strada dagli Stati Uniti. Quando le abbiamo chiesto perché l’azienda sia stata risparmiata dall’indesiderata attenzione di Trump e Biden, Lazzini ci ha dato una risposta diplomatica, ma chiara: “Noi produciamo hardware, non reti”. E tanto basta, almeno per ora.