Venti anni fa, il 22 novembre 2001, per la prima volta un documento ufficiale del Vaticano, in particolare una enciclica, la lettera apostolica che il pontefice indirizza ai vescovi su una questione della dottrina cattolica, è stata inviata soltanto via Internet.
Il Papa era Giovanni Paolo II e l'enciclica era Ecclesia in Oceania. Il testo arrivava alla conclusione dell'assemblea speciale per l’Oceania del sinodo dei vescovi, che si era tenuta in Vaticano alla fine del 1998. Prima di allora, in occasione dei sinodi continentali precedenti, Papa Wojtyla aveva consegnato personalmente il testo dell'esortazione apostolica, La Repubblica del 19 novembre, anticipando la notizia, sosteneva che il Papa avrebbe firmato (non digitalmente, a mano) il documento nella Sala Clementina per poi trasmetterlo (scansionato come pdf probabilmente) via mail a tutte le Diocesi dell’Oceania (“Dato a Roma, presso san Pietro, 22 novembre 2001, ventiquattresimo del mio Pontificato. JOANNES PAULUS PP. II”).
Il Vaticano aveva diramato una nota per sottolineare l’eccezionalità dell’evento: “Data la dispersione geografica del continente, la comunicazione elettronica ha avuto un ruolo di rilievo durante tutto il processo sinodale sin dalla preparazione iniziale. L’invio elettronico del documento pontificio a opera del Papa, un primato nella storia della Chiesa, sottolineerà notevolmente questo aspetto”. Da notare l’uso dell’avverbio notevolmente.
Il Vaticano non era nuovo su Internet: il sito ufficiale aveva debuttato nel 1995.