Instagram avrebbe raggiunto i due miliardi di utenti attivi mensili, entrando così nel club dei “big four” dei social a contare così tanti account insieme a Facebook, WhatsApp e Youtube. Tre su quattro, come evidente, sono controllati dalla holding Meta. “Avrebbe”, si diceva, perché non c’è stato nessun annuncio ufficiale, segno di quanto i tempi siano cambiati. Anni fa, e ancora adesso per moltissimi brand o piattaforme, un simile traguardo sarebbe solo un successo da celebrare. Eppure a Menlo Park hanno scelto un approccio di basso profilo: la cifra arriva infatti da un anonimo dipendente informato sui dati effettivi dell’applicazione che ha parlato con la Cnbc. La piattaforma controllata da Meta non ha appunto confermato, e probabilmente non lo farà.
Anzitutto perché Meta, ex Facebook, da tempo non comunica più i numeri specifici degli utenti per ogni prodotto del suo portfolio, preferendo comunicare l’audience complessiva raggiunta da Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger. L’ultima volta che vennero diffusi numeri specifici risale al 2018, quando appunto la piattaforma oggi guidata da Adam Mosseri e all’epoca dal cofondatore Kevin Systrom annunciò il traguardo del miliardo di utenti. Dando la notizia di Cnbc per verosimile, ci sarebbero voluti tre anni per guadagnare un altro miliardo di utenti. Più nel dettaglio, sarebbe avvenuto a metà ottobre, pochi giorni prima l’annuncio del rebranding e del cambio di strategia di Facebook per bocca di Mark Zuckerberg.
Perché Instagram non festeggia pubblicamente
Il fatto è che in questo momento a Instagram forse non interessa troppo celebrare questo genere di traguardi, pure essenziali per il business. Dagli studi interni mai rilevati sugli effetti del social per bambini e adolescenti, sottoposti al fuoco di fila del Congresso anche di recente con l’audizione di Mosseri al Senato, fino ai tanti strumenti lanciati in tutta fretta per tentare di limitare i danni (come “take a break” del mese scorso per mettere in pausa l’app o l’arrivo di nuovi controlli per i genitori), forse non vale la pena sottolineare il peso e la pervasività di quello che, WhatsApp escluso, è ormai il prodotto di punta dell’ecosistema di Zuck. Ciononostante, in realtà ci sarebbe molto da festeggiare: TikTok rimane molto indietro, anche se ha toccato il primo miliardo di utenti proprio quest’anno. L’Italia è uno dei Paesi di riferimento e di maggiore crescita e, non a caso, la branch italiana ha festeggiato i successi più recenti con un evento a Milano battezzato DuemilaventUnico (foto) insieme ad alcuni dei creator italiani più noti come Khaby Lame, che è primo in Europa e secondo nel mondo.
I numeri (e i tempi) dei social nel mondo e in Italia
Qualche numero sulla sfida: in termini di download globali, secondo Sensor Tower l’app di TikTok è stata scaricata 596.1 milioni di volte, quest’anno, contro i 570.7 milioni di Instagram. Quanto al mercato statunitense, Forrester spiega che il 63% dei 12-17enni usa TikTok ogni settimana contro il 57% di Instagram. In Italia gli utenti del primo social sarebbero circa 5,4 milioni, Instagram ne conterebbe oltre 25 milioni. Axios ha invece calcolato i tempi impiegati dalle quattro piattaforme che hanno superato i due miliardi di utenti a raggiungere quel traguardo: Facebook ha impiegato 13.3 anni, YouTube 14.2, WhatsApp 11 e appunto Instagram 11.2, a partire dal 2010.