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Mobilità

Zero vittime della strada: nel nuovo piano degli Usa ci sono auto e percorsi intelligenti

Zero vittime della strada: nel nuovo piano degli Usa ci sono auto e percorsi intelligenti
Il dipartimento dei Trasporti americano ha annunciato un nuovo approccio per aumentare la sicurezza stradale, anche ricorrendo a un uso maggiore di tecnologia sui veicoli in circolazione
2 minuti di lettura

Le vittime di incidenti stradali negli Usa sono in crescita, e il dipartimento dei Trasporti (in sigla, Dot) ha annunciato un nuovo programma per aumentare la sicurezza. Anche con l'aiuto della moderna tecnologia di assistenza alla guida, installata sulle automobili.

Il record dei decessi

Le statistiche sugli incidenti automobilistici nel Paese sono impietose: il numero dei decessi è diminuito dagli anni '70, per poi stabilizzarsi, ma nel periodo della pandemia si è riscontrata una brusca inversione di tendenza. Nel 2020, 38.680 persone sono morte a causa di un incidente stradale (di cui 6236 pedoni) e nei primi 6 mesi del 2021 si è verificato un incremento record di vittime del 18,4% in più rispetto all'anno precedente, per un totale di 20.160 decessi.

Il quadro è ancora più sinistro se i numeri degli Usa vengono comparati con il resto del mondo: sulle strade americane si contano molti più decessi rispetto a quelli registrati nei Paesi a economia avanzata.

D'altra parte, sono milioni gli individui che di anno in anno subiscono lesioni fisiche, talvolta permanenti, per via di incidenti d’auto: “Come se vivessimo una situazione di guerra”, ha dichiarato il segretario dei Trasporti, Peter Buttigieg. Davanti a dati così allarmanti e critici, le autorità Usa cercano di correre ai ripari con il piano National Roadway Safety Strategy.

Strategia nazionale

La strategia elaborata dal dipartimento dei Trasporti prevede un innovativo approccio alla sicurezza che tiene in considerazione non soltanto gli errori degli esseri umani e la responsabilità di chi è al volante, ma più fattori, incluso un diverso modo di progettare infrastrutture, sistema stradale e veicoli. Il testo comprende princìpi, azioni chiave e obiettivi che potranno essere perseguiti grazie a ingenti investimenti (14 miliardi di dollari) e a una più stretta collaborazione tra istituzioni, società automobilistiche e automobilisti.

I conducenti dei mezzi, secondo l'analisi della National Highway Traffic Safety Administration, agenzia del Dot, sono senza dubbio causa dell'aumento di incidenti. Dai loro comportamenti irresponsabili (che comprendono eccesso di velocità, mancato impiego delle cinture di sicurezza e guida in stato di ebbrezza o sotto l'effetto di droghe) dipende un maggior numero di sinistri e vittime.

Tuttavia, non basta attribuire le colpe esclusivamente a chi è alla guida, anche punendo severamente gli illeciti. La possibilità di ridurre i rischi di incidente, fino a proporsi di conseguire l'estremo obiettivo di avere zero vittime, è legato anche alla prevenzione e, più nello specifico, alla modalità di progettazione delle strade, alla gestione della circolazione (concepita tenendo maggiormente conto della sicurezza di ciclisti e pedoni e col fine di diminuire la velocità, anche con l'installazione di autovelox) e a veicoli dotati di soluzioni tecnologicamente evolute.

Sicurezza tecnologica

Automobili moderne e di nuova generazione possono rendere la vita più sicura alle persone che si trovano all’interno e impedire o ridurre i possibili danni provocati all'esterno. Airbag e cinture di sicurezza, secondo i calcoli ministeriali, hanno evitato circa 425mila vittime in più negli Stati Uniti da quando sono stati introdotti.

Ugualmente, le nuove tecnologie di assistenza alla guida (i cosiddetti Adas) sono in grado di contribuire a salvare vite e limitare il numero di infortuni con auto (e pure biciclette) più intelligenti.

Frenata assistita automatica, sistemi di avviso al conducente in caso di superamento della corsia, di rilevamento di tasso alcolico e di guida distratta, citati dal documento del Dot, potrebbero fare la differenza se adottati da sempre più automobili, camion, mezzi pesanti e vettori di trasporto commerciale. Anche la guida autonoma, sebbene in fase di test su un piccolo numero di vetture, viene arruolata al servizio della sicurezza collettiva. Che è diventata un tema di massima priorità agli occhi di un'amministrazione che non può più tollerare un livello di mortalità sulle strade in continua e preoccupante crescita.