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Lavoro agile

Ferie illimitate, smart working e disconnessione. Il modello Bitpanda per il lavoro

L'ingresso della sede viennese di Bitpanda
L'ingresso della sede viennese di Bitpanda 
La startup fintech austriaca ha adottato un approccio molto flessibile con i suoi mille dipendenti. Viaggio nella nuova sede di Vienna dove lavoro agile e flessibilità sono diventati la regola
4 minuti di lettura

Ferie retribuite illimitate. Due settimane di pausa totale da mail e chat aziendali. E smart working, quello vero: lavorare da dove si vuole, in ogni angolo del mondo, fino a 60 giorni l’anno. Bitpanda, tra le principali piattaforme di investimento europee con 4 milioni di utenti di cui 100 mila nel primo anno di attività in Italia, probabilmente è tra le aziende che ha adottato la politica più flessibile per i propri dipendenti. Ad oggi ne ha assunti mille a tempo indeterminato.

Dietro i vetri a specchio della sua nuova sede di Leopoldstadt, distretto finanziario di Vienna, a pochi passi dal Danubio, un centinaio tra programmatori, addetti al marketing e alla crescita lavorano negli open space dell’azienda. Il resto lavora da casa, o da dove vuole. Nel momento in cui il tema del lavoro agile è diventato divisivo, tra chi lo vede come opportunità dopo la pandemia e chi, come Elon Musk, lo vorrebbe limitare, addirittura abolire per sempre, la fintech austriaca ha fatto una scelta: benefit e flessibilità non sono un regalo ma miglioreranno la vita dell’azienda. Sarà così?

 

Le nuove policy dopo un periodo "frenetico" di crescita

“Vogliamo che Bitpanda sia il luogo dove le nostre persone possano crescere e stare al passo di uno dei settori più impegnativi e in rapida crescita”. Eric Demuth è il cofondatore e amministratore delegato di Bitpanda. 36 anni, tedesco, ha cominciato a lavorare all’idea di startup 8 anni fa, poco distante dal palazzo che oggi è diventato il suo quartier generale. Maglietta a maniche lunghe nera, jeans chiari e sneaker bianche, il suo ufficio è al quinto e ultimo piano della struttura.

La nuova sede, inaugurata il 31 maggio, è arrivata al culmine di un percorso di crescita accelerato negli ultimi due anni complici la volata del mercato finanziario e quello delle criptovalute. Un periodo frenetico, che ha avuto un impatto positivo sul business, ma anche effetti sulla vita dei lavoratori: “Con il nostro nuovo approccio improntato alla flessibilità, vogliamo essere sicuri che tutti abbiano la possibilità di prendersi una pausa dopo periodi molto impegnativi e l’opportunità di dare il meglio di sé”, ragiona Demuth.

Uno degli openspace di Bitpanda a Vienna
Uno degli openspace di Bitpanda a Vienna 

La nuova sede di Bitpanda, tra street art e spazi condivisi

Fuori dall’edificio, all’ingresso, un tabellone segna l’andamento in tempo reale dei principali titoli e criptovalute scambiati sulla piattaforma basata su tecnologia blockchain, in stile Nasdaq a Times Square. Dentro l’ambiente diventa subito più informale.

Muri e ascensori sono decorati in stile street art: l’arte più rapida da eseguire e più immediata da comprendere. I messaggi sono altrettanto immediati: “Free Crypto” (criptovalute libere), simboli anarchici, “Rip the Cash” (strappa i soldi). Solo decorazioni di interni, sarebbe forse un errore leggerci altro. Anzi, è spiazzante vedere tag e segni come quelli che si trovano nei bagni dei pub di musica undergrond, o nei centri sociali, sui muri di una società che comunque vale più di un miliardo di dollari. Ma non è politica. E' estetica.

La sensazione è che aziende come Bitpanda testimonino l’inizio dell’età matura di un nuovo tipo di finanza. E che questo nuovo mondo della finanza ha anche i suoi codici. Dentro non c’è l’atmosfera di una startup, ma di una startup in qualche modo si cerca di mantenere freschezza e spirito originario pur avendo la struttura e la posizione di una grande azienda.

Pochi muri, tantissimo vetro, la luce arriva da ogni direzione. Ogni postazione di lavoro nei vari open space è raggiungibile solo seguendo un percorso che porta ogni lavoratore a incrociare gli altri della squadra. Gli spazi condivisi sono pensati per favorire gli scambi tra le persone, anche se di persone al momento sembrano essercene poche. Nelle cucine niente plastica, niente bicchieri di carta, ma solo tazze che una volta usate vengono riposte nei lavandini o nella lavastoviglie comune per evitare sprechi di qualsiasi tipo.

Una foto dell'interno della sede di Bitpanda a Vienna
Una foto dell'interno della sede di Bitpanda a Vienna 

Il rischio della nuova crisi finanziaria

In questo spazio ci lavorano già una cinquantina di italiani. programmatori, esperti di blockchain, assunti dalla società viennese e trasferitisi qui. Il lavoro è tanto. E i prossimi mesi, forse anni, potrebbero essere difficili. La crisi causata dalla guerra, l’inflazione e le politiche monetarie meno accomodanti delle banche centrali hanno già causato un forte crollo ai mercati azionari e alle criptovalute, con effetti su tutto il settore.

“Preoccupati? No, non direi. E’ già successo che si siano momenti di crisi come quello che viviamo, anche peggiori di questo. Abbiamo riserve sufficienti per affrontare le difficoltà”, prova a rassicurare Demuth. Eppure società come le sue, che il bestiario delle startup descrive come unicorni, potrebbero soffrire più di altre dall’attuale crisi economica e dei mercati. I prossimi mesi, forse i prossimi anni, saranno cruciali. E anche la massima flessibilità del lavoro al momento rappresenta più una sfida da vincere che una certezza. 

“Siamo consapevoli che ognuno dei membri del nostro team ha diverse situazioni di vita, esigenze e priorità al di fuori del lavoro. Siamo una società in rapidissima crescita, e ci aspettiamo tanto dai membri del nostro team. Per questo diamo loro la libertà e la flessibilità di scegliere cosa è meglio per loro”, spiega Lindsay Ross, capo delle risorse umane della società. “Investire nelle nostre persone e offrire loro lo spazio per dare priorità alla propria salute e benessere sono elementi cruciali per continuare a crescere”, ragiona la manager, olandese, arrivata nel 2021 a Bitpanda.

Da qui la decisione di dare dal primo aprile a tutti i dipendenti la possibilità di usufruire di ferie illimitate, di avere settimane dove possono non dover guardare il cellulare, rispondere alle mail o ai messaggi ricevuti, di poter lavorare in qualsiasi luogo per 60 giorni l’anno, e di garantire 20 settimane di congedo parentale retribuito per tutti i neo genitori. Smart working a parte, resta la politica del telelavoro per quando si è in sede dove a ogni lavoratore è chiesto di lavorare la metà dei giorni in ufficio prenotando il proprio posto. Di fatto, si potrebbe lavorare senza mettere piede in azienda per più di 7 mesi l'anno.

Intorno alla sede di Bitpanda c’è un laghetto artificiale. Una decina di operai sotto il sole dispongono pietre e frangiflutti per rafforzare gli argini e contenere l’acqua che arriva da un canale del Danubio. Il quartiere è ancora in costruzione. Come ancora in costruzione è il business delle nuove fintech europee. Servirà ancora del tempo per irrobustire gli argini.