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La curiosità

Scienza partecipata: adesso le zanzare si tracciano con l’app

Scienza partecipata: adesso le zanzare si tracciano con l’app
Un progetto di ricerca che passa da Mosquito Alert chiede alle persone di contribuire con segnalazioni e foto al controllo della diffusione dei fastidiosi insetti
2 minuti di lettura

Estate, tempo di zanzare. Un particolare progetto di ricerca affianca ora i cittadini ai ricercatori dell’università La Sapienza allo scopo di alimentare un piano nazionale di tracciamento delle zanzare. Come? Grazie a un’applicazione battezzata Mosquito Alert, nata ormai un paio di anni fa e che ora entra nel vivo di un programma di citizen science.

I progetti della Sapienza

La Sapienza è in prima linea nella ricerca scientifica sulle zanzare, con il coordinamento da parte del dipartimento di Sanità pubblica e malattie infettive sia del progetto Mosquito Alert Italia sia del più ampio progetto europeo Aedes Invasive Mosquito Aim-Cost Action. Fra i partner di Mosquito Alert Italia ci sono l’Istituto superiore di Sanità, l’Istituto Zooprofilattico sperimentale delle Venezie, il Muse di Trento e il dipartimento di Fisica e astronomia dell’Università di Bologna.

Altri partner (quelli fondamentali) sono appunto i cittadini, che possono inviare agli entomologi della task force le segnalazioni volontarie tramite Mosquito Alert: scaricandola gratuitamente l’utente potrà inviare sia segnalazioni non fotografiche delle punture sia foto di zanzare o di raccolte di acqua stagnante che possono rappresentare potenziali siti riproduttivi dell’insetto come (per esempio) i tombini. I cittadini più appassionati potranno inviare agli esperti anche gli esemplari di zanzara che riusciranno a raccogliere, all’insegna della scienza partecipata che coinvolge attivamente le persone nella ricerca.

Nata in Spagna, l’app è attiva in Italia dal 2020. Già oltre 200mila i download, l’obiettivo di questa partnership è anche spingerne ulteriormente l’adozione. Lo scopo più ampio è invece quello di raccogliere e validare il maggior numero di fotografie di zanzare per mapparne le specie, con particolare attenzione alla tigre (Aedes albopictus) e ad altre specie invasive come la zanzara coreana (Aedes koreicus) e quella giapponese (Aedes japonicus), arrivate recentemente nel nostro Paese.

L’Italia fra i Paesi più colpiti: 65 specie conosciute di zanzare

Il nostro Paese è uno dei più colpiti dalle zanzare in Europa, sia per numero di specie (65 quelle conosciute) sia per la loro capillare distribuzione e densità sul territorio, considerando soprattutto le specie invasive: tenerle sotto controllo è importante non solo per le loro fastidiose punture, ma soprattutto perché le zanzare sono potenziali vettori di patogeni per l’essere umano (dal virus Dengue a quello che provoca la Chikungunya) e per gli animali, che possono rappresentare una minaccia per la salute pubblica. Tra le specie di zanzara più pericolose come vettori c’è la Aedes aegypti, la cosiddetta zanzara della febbre gialla, vettore di molti agenti virali e riconoscibile dalle macchie bianche sulle zampe e da bande chiare a forma di lira sul torace. Attualmente non presente in Italia, richiede però una specifica sorveglianza.

Come si usa Mosquito Alert

Ma come si usa Mosquito Alert? Per conoscere la specie in tempo reale basta fotografare una zanzara e inviare lo scatto agli esperti. Le segnalazioni dei cittadini, una volta validate, verranno inserite nella mappa interattiva sul sito di Mosquito Alert Italia e potranno così aiutare a mirare in modo efficace gli interventi di controllo. Per non vanificare i risultati delle disinfestazioni in aree pubbliche condotte dagli enti locali, sarà importante sensibilizzare i cittadini anche rispetto alla gestione delle aree private in cui le zanzare potrebbero svilupparsi, come le raccolte domestiche di acqua stagnante.

Attenzione alla qualità delle foto

“Per contribuire al progetto, chiediamo ai cittadini di scaricare subito l’app e di utilizzarla quando vengono punti o riescono a fotografare una zanzara – ha spiegato Beniamino Caputo, ricercatore della Sapienza e coordinatore di Mosquito Alert Italia - La qualità delle foto inviate è fondamentale, per una valida identificazione della specie. Gli esperti, sempre tramite smartphone, informeranno l’utente sulla zanzara fotografata ed elaboreranno mappe delle specie presenti sul territorio, utili a gestire e indirizzare le disinfestazioni”.

Mosquito Alert (disponibile per iOS e Android, ma anche sul Web) permette al cittadino di aderire al progetto con 3 diversi livelli di partecipazione: “Dalla segnalazione più semplice e immediata tramite l’app, quella delle punture, allo step successivo dell’invio delle foto di zanzare o di siti riproduttivi, fino all’invio fisico di interi esemplari di zanzara, per i più appassionati”, ha concluso Alessandra della Torre, coordinatrice del gruppo di Entomologia medica della Sapienza e chair del progetto Aim-Cost.