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Gadget

Matter 1.0, lo standard per la smart home che mette insieme Google, Amazon e Apple

Matter 1.0, lo standard per la smart home che mette insieme Google, Amazon e Apple
Nel mondo dei prodotti intelligenti per la casa sta per arrivare finalmente uno standard che mette d'accordo tutti i produttori e le piattaforme di riferimento del mercato, come Google Home, Alexa e Apple HomeKit
3 minuti di lettura

Matter 1.0 è il nuovo standard che mette d'accordo i dispositivi intelligenti per la casa e le piattaforme smart home di Google, Amazon e Apple. Connectivity Standards Alliance, ovvero l'associazione industriale che raccoglie più di 500 specialiste del settore, ieri ha inaugurato ufficialmente il programma di certificazione che consentirà ai prodotti Internet-of-things (IoT), elettrodomestici, sensori e software piena interoperabilità e anche compatibilità con le soluzioni di gestione domestica.

Il tema è semplice. Oggi il mercato consumer è di fatto dominato, con rapporti di forza differenti a seconda dei paesi, dagli ecosistemi Google Home, Amazon Alexa (Smart Home) e Apple HomeKit. Ogni volta che si acquista una lampadina intelligente, un sensore, un termostato, una videocamera di sorveglianza o altro prodotto bisogna sempre controllare quale piattaforma software supporti. Magari qualcuno funziona con Google e Amazon, mentre un altro solo con Apple. E poi quando vengono installati nei rispettivi ecosistemi di riferimento, pur essendo nella stessa casa, non sono in grado di dialogare vicendevolmente. Sì, Alexa non può parlare con Google Assistant o Siri o controllare i gadget di Google o Apple e viceversa. In sintesi è come muoversi in un arcipelago di isole indipendenti dove si parlano idiomi differenti. Matter 1.0 si propone di abbattere ogni barriera e la buona notizia è che Google, Amazon e Apple sono d'accordo.

In principio Project CHIP (Connected Home over IP)

Tutto ha avuto inizio nel 2019 quando Apple, Google e Amazon hanno avviato lo sviluppo congiunto di uno standard open source per la smart home. Una soluzione che avrebbe dovuto emancipare i consumatori dai grattacapi e consentire totale libertà. Si chiamava Project CHIP (Connected Home over IP) ma con l'inclusione della Zigbee Alliance a stretto giro tutto è confluito nella Connectivity Standards Alliance. In pratica tutti gli attori industriali si sono ordinatamente disposti sotto un grande unico cappello, condividendo il beneplacito nei confronti delle tecnologie  wi-fi, bluetooth low energy e il protocollo di rete thread.

L'annuncio di ieri arriva in ritardo di oltre un anno, rispetto alla tabella di marcia, ma è pur vero che la pandemia ha rallentato molti progetti. Ciò che conta realmente è che il Software Development Kit (SDK) è disponibile -  ovvero il kit software di sviluppo -  e può essere impiegato da qualsiasi azienda senza esborsi legati a royalty. Inoltre vi sono ben otto laboratori nel mondo autorizzati per la certificazione dei prodotti. La macchina è partita e ci si aspetta che i primi prodotti possano sbarcare sul mercato entro la fine dell'anno, dato che quest'estate i test di interoperabilità organizzati da 280 aziende del consorzio, tra cui Amazon, Signify, Google e SmartThings, sono andati bene.

"Quella che era iniziata come una missione per svelare le complessità della connettività è sfociata in Matter, un unico protocollo globale basato su IP che cambierà radicalmente l'IoT", ha dichiarato Tobin Richardson, Presidente e CEO di Connectivity Standards Alliance. "Questa versione è il primo passo di un viaggio che la nostra comunità e il settore stanno intraprendendo per rendere l'IoT più semplice, sicuro e prezioso, indipendentemente da chi sei o da dove vivi. Con il supporto globale di aziende grandi e piccole, la versione odierna di Matter 1.0 è più di una pietra miliare per la nostra organizzazione e i nostri membri; è una celebrazione di ciò che è possibile”.

 

Apple, Google e Amazon pronte entro fine anno

Ovviamente il successo del nuovo standard è nelle mani dei colossi, ma a questo giro sembrano voler agire da avanguardie. Apple iOS 16.1, che è ancora in versione Beta e dovrebbe essere rilasciato nei prossimi mesi, include già in Impostazioni una nuova sezione denominata Accessori Matter. In pratica il mondo Apple è già pronto per il nuovo standard. Lo stesso si può affermare per Google, che in un recente post sul blog ufficiale ha anticipato che nel prossimo aggiornamento di Google Home vi sarà il supporto a Matter 1.0; chi lo desidera potrà testarne l'interfaccia nel programma Public Preview. Infine poche settimane fa Amazon, durante la presentazione delle sue nuove linee prodotto (Kindle Scribe, Echo Dot, Echo Studio, Fire Tv Cube) ha confermato che la maggior parte dei suoi dispositivi smart home saranno compatibili con Matter entro la fine dell'anno.

Viene da chiedersi se tutti i prodotti per la smart home di ogni marchio e attualmente disponibili sul mercato possano aver bisogno semplicemente di un aggiornamento software per entrare nel mondo Matter. Non c'è una risposta unica poiché tutto dipenderà dalle scelte dei rispettivi produttori. Al momento l'unica certezza è che Matter 1.0 supporta solo le categorie di prodotti relative ai settori lampadine e interruttori, spine intelligenti, serrature intelligenti, sensori di sicurezza e protezione, dispositivi multimediali compresi i televisori, tende e tende intelligenti, controller per porte da garage, termostati e controller riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell'aria.