Presentato lo scorso maggio, lo Yoga Slim 7i Pro X è stato pensato da Lenovo specificamente per i creativi, per chi con il computer fa parte (o gran parte) del suo lavoro. E dunque noi l’abbiamo usato per quello, che nel nostro caso significa che l’abbiamo usato per scrivere, gestire la posta elettronica, navigare online, ascoltare podcast, guardare video, ritagliare foto.
Ed è così che lo raccontiamo in questa prova, senza troppi dati, con le nostre impressioni e soprattutto senza benchmark, che con la tecnologia moderna stanno diventando sempre più inutili.
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Lenovo Yoga Slim 7i Pro X, le caratteristiche tecniche
La scorsa primavera, Lenovo ha presentato in realtà due Yoga Slim Pro, caratterizzati dalla presenza (o meno) delle lettera i accanto al numero 7: quello che abbiamo avuto in prova ha la i e dunque ha il processore Intel, mentre l’altro utilizza un AMD Ryzen 6000. Nel nostro caso specifico, non si tratta dell’i5 di base ma del più performante i7, abbinato non a 16 ma a ben 32 GB di RAM e a 1 TB di memoria interna; completano la dotazione il sistema operativo Windows 11 Home, una scheda grafica Nvidia GeForce RTX 3050 con 4 GB di RAM, una presa USB, due USB-C, una Hdmi e pure il jack per le cuffie.
E poi c’è ovviamente il display, che è un ottimo IPS da 14.5” in formato 16:10 (c’è un po’ più di spazio in altezza, insomma) con refresh a 120 Hz e risoluzione 3K: significa 3072x1920 pixel e una densità di circa 250 PPI e soprattutto che è perfetto per vedere contenuti in streaming come film, serie tv o filmati su YouTube; purtroppo non è antiriflesso e non è touch, ma entrambe le opzioni si possono avere.
Il Lenovo Yoga Slim 7i Pro X, che pesa poco più di 1,5 kg (per l’esattezza, 1533 grammi), parte da un prezzo di 1399 euro: al netto di eventuali promozioni, un esemplare configurato come quello che si vede qui viaggia nell’orbita dei 2100 euro.


Lo Yoga Slim 7i Pro X nell’uso di tutti i giorni
La cosa che ci ha convinti di più, nelle oltre 3 settimane in cui abbiamo avuto questo notebook per le mani, è la facilità d’uso: c’è il riconoscimento facciale, che sfrutta la webcam FHD e funziona bene, c’è il sensore di luminosità automatica, adeguatamente sensibile pur se un po’ troppo conservativo e tarato verso il basso, e c’è una durata della batteria davvero sorprendente. Al di là delle 5-6 ore che si fanno con una singola carica, quello che ci ha stupito è il tempo di standby: confessiamo di avere trascurato lo Yoga Slim 7i Pro X per una decina di giorni, distratti da altre incombenze, e siamo rimasti sorpresi dallo scoprire che quando siamo tornati ad aprirlo era ancora lì pronto all’uso, con circa il 20% di autonomia residua.
Quanto al nostro lavoro vero e proprio, com’è usarlo nella quotidianità? Decisamente gradevole: lo schermo, anche se con una luminosità di picco non elevatissima e un po’ troppo riflettente per i nostri gusti, è piacevole da avere sotto gli occhi, tastiera e trackpad rispondono prontamente ai comandi e rendono fluida l’esperienza di scrittura e gestione delle varie operazioni. E poi questo portatile è anche bello da toccare e da vedere, che sembra una sciocchezza ma non lo è, in quest’epoca in cui scegliamo smartphone, auto, mobili e abbigliamento anche per l’aspetto che hanno e per quello che comunicano di noi.
Vero: è un po’ costoso (forse è il suo principale difetto), ma va detto che gli Apple MacBook Air stanno più o meno nella stessa fascia di prezzo, che un MacBook Pro 14” parte da oltre 2300 euro, e anche che è difficile spendere meno di 2mila euro per un Dell XPS 13" configurato in modo paragonabile. Purtroppo la tecnologia di qualità si fa pagare, ancora di più nel periodo storico che stiamo vivendo.
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Che cosa ci è piaciuto
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Schermo ben realizzato
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Durata della batteria notevole
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Bello e (abbastanza) leggero
Che cosa non ci è piaciuto
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Prezzo un po’ alto