Era una delle caratteristiche del Pixel che gli italiani invidiavano di più, quella di poter gestire praticamente da solo le chiamate in entrata, come un segretario virtuale capace di impedire agli scocciatori di raggiungerci. Era una caratteristica che invidiavamo ma che non invidiamo più, perché ora questa possibilità c’è anche nel nostro Paese.
Come confermato dall’azienda, il Filtro chiamate si può attivare anche in Italia a partire dalla fine di ottobre, secondo Google “su tutti i telefoni Pixel e su alcuni telefoni Android”: come sempre, la fase di roll-out sarà prevedibilmente lunga, dunque non è detto che l’opzione sia visibile subito a tutti e dappertutto (noi l’abbiamo notata il giorno 24).

Come attivare il Filtro chiamate dei Pixel
Il Filtro chiamate va in qualche modo ad aggiungersi all’ottimo filtro anti-spam che hanno praticamente tutti i telefoni Android e che riconosce da solo le probabili chiamate dei call center. Solo che si può applicare a tutte le chiamate in entrata.
Si attiva sempre passando dall’app Telefono di Google: clic in alto a destra sui 3 puntini, clic su Impostazioni e poi clic su Filtro chiamate (oppure su Spam e Filtro chiamate). Importante: funziona solo se è attiva l’opzione ID chiamante e spam, che è quella subito sotto.
Dal menù Filtro chiamate, l’unica modifica al momento fattibile è la scelta della voce che risponderà al posto nostro, che può essere maschile oppure femminile.

Come funziona il Filtro chiamate dei Pixel
Abbiamo scritto “che risponderà al posto nostro” perché il Filtro chiamate fa esattamente questo: quando il telefono squilla, che il numero sia in rubrica oppure no, oltre alle solite possibilità Rifiuta e Rispondi appare appunto anche Filtra chiamata.
Se lo si preme, chi ha chiamato sente una voce registrata che informa che “la persona che hai contattato utilizza un servizio di filtro di Google e riceverà una trascrizione di questa chiamata” e invita a “dire il motivo della chiamata”. Man mano che la conversazione prosegue, sul Pixel vengono trascritte le parole di chi ha chiamato, così che si possa capire lo scopo della telefonata ed eventualmente rispondere. Oppure cliccare su alcune delle risposte prestabilite per chiedere ulteriori informazioni o anche riagganciare, con la persona dall’altra parte che verrà informata che “al momento non può rispondere, ma ti chiamerà più tardi”. Forse.

Cinque cose fondamentali che spazzano via (quasi) tutti i dubbi sul Registro delle Opposizioni

Come sarà la prossima versione del Filtro chiamate
Tolta la comprensibile sorpresa di chi chiama, che si trova di fronte una voce registrata (ma per nulla robotica), tutto funziona davvero, davvero bene e permette di sapere in maniera comoda chi sta telefonando e perché.
Questo è però solo il primo passo, perché la versione più evoluta del Filtro chiamate (già disponibile in alcuni Paesi) può fare tutto in autonomia, senza che nemmeno si debba cliccare Filtra chiamata. Anzi, senza che nemmeno il Pixel si metta a squillare. Funziona soprattutto con i call center: quando qualcuno chiama e viene filtrato, si riceve una notifica che dice Applicazione del filtro a una chiamata sconosciuta, mentre l’IA di Google risponde alla chiamata, chiede chi stia chiamando e perché. Poi possono accadere due cose: se l'assistente virtuale stabilisce che la chiamata è preregistrata o indesiderata, riaggancia; se ritiene che non sia una chiamata preregistrata o indesiderata, il telefono squilla e mostra le risposte date dal chiamante.
Insomma, dove non arriva il Registro delle Opposizioni, decisamente potrebbe arrivare il software di Mountain View. Che ovviamente specifica che “le trascrizioni delle conversazioni vengono generate e archiviate sul telefono”.