La sfida a chi propone l’auto più digitale del mondo è serrata. E ad alzare di un’altra tacca l’asticella dell’innovazione ora è la Polestar che, per prima, sulla “2” propone un aumento di potenza molto consistente – 68 cavalli in più – attraverso l’aggiornamento del softaware di gestione over-the-air. Un optional un po’ costoso – sono 1190 dollari, ossia 17,5 per cavallo – ma che è in grado di trasformare radicalmente la macchina.

Abbiamo parlato di dollari perché il sistema è disponibile in esclusiva per il Nord America: lì la concorrenza con sua maestà Tesla è serrata.

Va poi detto che il costo  per l'aggiornamento delle prestazioni è una tantum: non è un abbonamento (come fanno le altre marche) ma una modifica perenne: è collegato al numero di telaio dell'auto, in modo da essere trasferito ai proprietari successivi. Il fatto di permettere agli automobilisti di pagare per sbloccare funzioni aggiuntive e maggiore potenza sta diventando sempre più comune nell'industria automobilistica. In alcuni mercati, Mercedes, Tesla, Bmw e Audi, offrono un aumento dell'accelerazione per alcuni modelli ma si tratta sempre di un abbonamento annuale, non di una modifica definitiva del funzionamento dell’auto.

E alle Polestar fanno anche i fanatici: permettono ai clienti di sfoggiare il loro incremento di potenza. Ordinando l'aggiornamento del software per le prestazioni, si ricevono anche nuovi adesivi con i dati aggiornati della potenza dell'auto, da applicare sulla portiera, e un altro adesivo distintivo per la griglia frontale (sono incluse le istruzioni di montaggio...). Tornano i tempi i cui gli appassionati attaccavano le scritte "turbo" sulla coda delle auto.