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Software

Arriva Freeform, l'app di Apple per il brainstorming

Arriva Freeform, l'app di Apple per il brainstorming
Disponibile gratuitamente con gli ultimi aggiornamenti dei sistemi operativi per iPad, Mac e iPhone, è una specie di lavagna digitale dove creare e confiviere file di ogni tipo
4 minuti di lettura

L'avevamo già vista questa estate durante la consueta anteprima per gli sviluppatori alla WorldWide Developer Conference, la WWDC. Durante la presentazione di macOS Ventura, il sistema operativo che dopo una prima fase di beta pubblica e per gli sviluppatori è diventato disponibile per tutti a partire dallo scorso ottobre, a margine era stato annunciato anche l'arrivo di una nuova app, colorata e "strana", che sarebbe stata disponibile gratuitamente "più avanti questo autunno".

Ancora siamo tecnicamente in autunno, nonostante sia arrivata la neve nel Nord Italia, e puntuale Apple ha presentato Freeform, la sua app gratuita per il brainstorming di gruppo o da soli, con l'ultimo aggiornamento software di iOS 16.2, iPadOS 16.2 e macOS Ventura 13.1.

Cos'è

Freeform è quella che viene tecnicamente definita una app-lavagna, cioè un'applicazione per dispositivi mobili o per il desktop che simula una lavagna bianca, permettendo agli utenti di disegnare, scrivere e collaborare in tempo reale. Queste app vengono spesso utilizzate per la presentazione di idee e concetti in riunioni o nell'ambito dell'apprendimento online. Molti di questi strumenti offrono anche funzionalità avanzate come la possibilità di inserire immagini, forme e altri elementi grafici per rendere le presentazioni più coinvolgenti e interattive.

Apple, che da sempre realizza anche il software dei suoi computer, ha deciso di aggiungere alla sua suite software per la produttività e il tempo libero (quella composta da Keynote, Pages, Numbers, ma anche Foto, GarageBand, iMovie e la app per le note) un applicativo più moderno e pensato nativamente per la collaborazione online. Questo deve essere, almeno nelle intenzioni di Apple, un vantaggio rispetto alle sue altre app alle quali la funzione di collaborazione è stata aggiunta successivamente ma non è mai diventata molto popolare.

Come funziona

Freeform può essere usata da soli oppure in collaborazione con altri. È concettualmente simile ad app e servizi cloud come Prezi (per le presentazioni online) o Canva (per il design online) con una differenza: l'obiettivo è semplicemente quello di avere a disposizione una grande lavagna condivisa sulla quale disegnare, scrivere, mettere immagini, fare frecce e collegare i pezzi di una idea. Da questo punto di vista è più simile alla lavagna di un gruppo di scienziati o di pubblicitari. 

Attenzione, questo stile molto visivo di creatività (sia scientifica che umanistica) non è adatto a tutti. L'obiettivo non è fare delle presentazioni o impaginare un tipo di design, ma creare uno spazio dove pasticciare, scrivere, andare avanti a ruota libera da soli o con altri, in maniera più simile alle associazioni visive tipiche di una mappa mentale che non al rigore ad esempio di un sistema di elenchi e liste.

Apple ha usato tutto il suo talento per creare questa app e renderla facile da usare e adatta a chi già conosce un po' l'ecosistema dell'azienda. Apple ha infatti introdotto dentro Freeform una serie di strumenti comuni ai suoi dispositivi: i pennelli e le matite presenti anche nelle Note e nelle app di disegno, i selettori per aggiungere immagini e forme presenti dentro Keynote, i post-it e gli inserimenti di testo che vengono da altre esperienze, e persino la gestione di file e le animazioni. Senza contare che la collaborazione può essere fatta tra più utenti e si possono ovviamente creare più lavagne dentro Freeform. 

Sono disponibili forme, immagini stilizzate, colori forti e più chiari, vari effetti. Si possono spostare “davanti” e “dietro” gli oggetti, il testo e le immagini, esattamente come accade con Keynote, ma non ci sono dei livelli veri e propri ad esempio come su Photoshop. Ed è un bene, perché così l’app rimane semplice e inutiva. Ma i veri superpoteri di Freeform, che come abbiamo già detto non è un'app per il disegno ma per schizzare dei bozzetti di idee e degli appunti su un foglio, sono altri.

Superpoteri e qualche trucco

Come si usa una app del genere? Gli sviluppatori di Apple l'hanno costruita seguendo una filosofia minimalista: strumenti semplici permettono di fare anche cose molto complicate. In questo caso, progetti.

Da soli per avere idee

Freeform non è una app per prendere appunti, preparare delle presentazioni o realizzare degli impaginati. Però consente di riorganizzare ad esempio una serie di oggetti e prendere appunti, indicare modifiche, segnare un possibile tracciato. 

Come si vede nei film, Freeform potrebbe essere utilizzata da un detective per mettere in relazione un sospetto con una serie di altre persone e di oggetti di prova, oppure per preparare un matrimonio o per prendere appunti per una ristrutturazione domestica (quali oggetti usare, quali modifiche fare), per preparare un viaggio, magari per immaginare un travestimento di carnevale o l'arredamento di una sala per un cenone di fine anno. Si può iniziare a buttare giù qualche idea sull'iPhone, usare l'iPad in viaggio con la Apple Pencil, e poi finire con il Mac su uno schermo più grande a casa o in ufficio.

Con Facetime

La collaborazione non è solo basata sulla condivisione di uno spazio di lavoro, come accade con Google Docs ad esempio, ma è integrata anche nel software per la videochat di Apple, cioè Facetime. In una chiamata anche di gruppo è possibile condividere non solo documenti da mostrare (presentazioni, testo, fogli di calcolo) ma anche una lavagna di Freeform sulla quale possono intervenire tutti i partecipanti.

In classe

Una app del genere utilizzata su un Mac o un iPad dell'insegnante connesso a uno schermo o a un proiettore permette di mostrare l'evoluzione degli argomenti che si toccano e i singoli studenti possono entrare nello spazio condiviso dai loro iPad e contribuire, a richiesta dell'insegnante, con risposte, immagini, disegni.

Tra colleghi

L'app è pensata fin dall'inizio per la collaborazione: è cloud e multiutente per definizione. Si può usare Freeform per collaborare con gruppi di lavoro anche in ambienti molto distanti. 

 

In conclusione

Uno dei superpoteri di questa app è l'integrazione con l'ambiente Apple e la flessibilità degli strumenti apparentemente semplici ma in realtà molto completi. 

Se si utilizza il proprio iPad/Mac per archiviare immagini di lavoro, Freeform diventa uno strumento visivo molto potente per mettere su carta digitale tutti i propri pensieri relativi a un progetto o a una particolare idea. Non è per tutti, bisogna essere persone che ragionano in maniera più "visiva", e ovviamente utilizzano almeno un iPad con Apple Pencil, probabilmente l'accoppiata migliore per l'uso di questa app che su Mac rimane comunque un po' sacrificata dalla mancanza del touch sullo schermo. Tuttavia, è possibile creare spazi di testo scritto a macchina anche usando la tastiera del Mac o dell'iPad.

La prima versione dell'app è abbastanza completa e funzionale: ci sono un paio di cose che vanno capite subito. La prima è che bisogna attivare la funzionalità di uso di iCloud se si vuole riuscire a condividere le lavagne sui propri dispositivi. E poi che la condivisione di una lavagna con altre persone è un po' laboriosa e passa attraverso l'app Messaggi o per email. Il vantaggio però è che si vede in tempo reale chi è connesso e sta usando l'app nel proprio team.

L'app è semplice e completa, una versione di Note potenziata per il disegno e la collaborazione ma è legata a un unico ecosistema, non esiste una versione web (quindi gli utenti Windows, Android e Linux non possono partecipare) e infine richiede un approccio alla creatività molto visivo. L'unica vera mancanza di Apple è di non aver fornito dei modelli d'uso o dei video di istruzioni su quali cose si possono fare. 

In rete, però, soprattutto su YouTube, stanno nascendo piccole comunità che condividono esperienze, trucchi, suggerimenti e video esplicativi non tanto per l'uso dell'app, che ripetiamo è veramente molto facile, ma sul tipo di progetti per cui usarla. Invece, per chi non è un tipo "visivo", guardare la lavagna bianca di Freeform è come guardare una pagina bianca per chi ha il blocco dello scrittore: un ostacolo insuperabile.