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Spazio

M4RT3! Una escape room online dedicata al Pianeta Rosso

M4RT3! Una escape room online dedicata al Pianeta Rosso
Una divertente e sfidante esperienza che coniuga in modo intelligente le meccaniche del videogioco alla divulgazione
2 minuti di lettura

M4RT3! È un bel progetto che riesce a accoppiare naturalmente il divertimento delle escape room più impegnative alla divulgazione.

Sviluppato dal Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano in collaborazione con Inaf-Osservatorio Astronomico di Brera e con il visual design e development curati da Marimento, M4RT3! È escape room online, un percorso narrativo tra scienza e fantascienza, sulle tracce del celebre astronomo Giovanni Virginio Schiaparelli, alla scoperta dei misteri di Marte.

“La collaborazione con l'Osservatorio di Brera è antica. Al Museo una sezione dedicata all'astronomia e allo spazio esiste già dal 1961. Venne allestita utilizzando parte del patrimonio storico dell’Osservatorio. Quindi quando abbiamo immaginato una escape room a tema Marte, il primo pensiero è stato quello di rifarci all’Osservatorio dove ha lavorato Giovanni Virginio Schiaparelli che è il papà, il fondatore dei moderni studi del pianeta Marte e della planetologia in generale. Al Museo esponiamo il telescopio da lui utilizzato per fare queste osservazioni e studi”, afferma Luca Reduzzi, Curatore Spazio del Museo.

M4RT3! È un’esperienza narrativa e investigativa che gioca sul confine tra fiction, realtà storica e attualità, dove i giocatori possono scoprire la vera storia di Schiaparelli, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Brera a Milano, che nella notte del 23 agosto 1877, puntando il telescopio, casualmente verso il Pianeta Rosso, scoprì continenti, mari, isole, canali, calotte polari e arrivò a fantasticare dell'esistenza di esseri intelligenti, i Marziani.

“Giovanni Schiaparelli è stato il più famoso astronomo italiano dell’800. La sua fama la deve agli studi sul pianeta Marte. Studi che hanno dato vita non solo a un nuovo filone di ricerca in ambito astronomico, ma hanno fornito nuovi impulsi al mondo della fantascienza. Infatti proprio grazie alle sue osservazioni venne ipotizzato che su Marte potesse esserci vita. I Marziani nascono quindi a Milano grazie all’opera di Schiaparelli”.

M4RT3! È un gioco collaborativo con l’obiettivo di sciogliere un mistero che sembrerebbe minacciare la Terra, risolvendo enigmi basati su documenti di archivio e informazioni reali, analizzando contenuti reali della missione Mars 2020 sul sito della NASA e immagini provenienti direttamente dall’Agenzia Spaziale Europea, esplorando luoghi virtuali, facendo ricerca sul web e svolgendo indagini guidati da spirito di osservazione e deduzione logica. Un'esperienza che giocata in gruppo risulta estremamente appagante e divertente.

“Fantascienza e gaming condividono molto. Uno dei primi videogiochi nasce all’inizio degli anni sessanta con Spacewar in un laboratorio del Mit sul computer Pdp-1. Un professore studiando delle equazioni matematiche scoprì che poteva disegnare, attraverso il computer, delle ellissi. Due astronavi che si combattono, lanciandosi dei missili, su un cielo stellato. Il videogioco nasce nell’ambito della fantascienza, e i titoli a tema non si contano, Asteroids, Space Invaders, Defender, ai più recenti Mass Effect, Star Citizen…” Spiega Luca Roncella, responsabile Gaming & Digital Interactivity del Museo, e continua: “La fantascienza da parte sua nasce alla metà del seicento, con le scoperte astronomiche e fisiche, quindi deve molto alla scienza. Questi due linguaggi, il videogioco e la fantascienza, sono utilissimi per raccontare la scienza perché oggi siamo costantemente immersi in temi scientifici. Lo abbiamo visto negli ultimi due anni con la pandemia, dove siamo stati chiamati a prendere decisioni importanti cercando di interpretare quelle che erano le voci della scienza. Ma per quanto i divulgatori e i ricercatori tentino di rendere semplici temi complessi, il lavoro resta arduo. I videogiochi possono essere un utile strumento nelle nostre mani. Noi come Museo della Scienza da anni realizziamo videogame a tema scientifico per raccontare la scienza, un esempio tra tanti, è la realizzazione di qualche anno fa, in occasione del riallestimento della sezione Spazio, abbiamo sviluppato un titolo collaborativo in cui i giocatori erano chiamati a costruire un razzo e un satellite per andare a esplorare un pianeta. Grazie al percorso ludico è possibile apprendere nozioni molto complesse, il gaming, per i suoi messianismi di coinvolgimento, di flusso, è un ottimo strumento per raccontare questi temi”.

L’escape room online M4RT3! è disponibile per Pc (Windows, Mac o Linux) o tablet, necessita di connessione internet. L’esperienza dura 90 minuti e può essere fruita da uno fino a squadre di sei giocatori. Costa 10 euro e si può acquistare direttamente nel sito Museo, oppure in versione card nel bookshop MUST shop.