Come saranno le auto del futuro? A giudicare da quanto emerso dal CES di Las Vegas (qui tutte le news) non solo potranno cambiare colore e saranno prodotte da chi fino a oggi ha creato console, televisori e Walkman ma di sicuro avranno molti schermi e ognuno di noi potrà guardarci ciò che vuole, giocare o magari navigare su internet. Magari un sistema di guida autonoma che sopperisce alle inevitabili distrazioni. Questo è quello che è emerge da una presentazione a porte chiuse dell’Unified Cabin Experience di Garmin, ovvero un prototipo di ciò che l’azienda famosa per i sistemi GPS ha in serbo per il futuro.
Il concetto di base è molto semplice, ma come sempre la complessità sta dietro le quinte: ogni passeggero ha di fronte a sé uno schermo dove può guardare una serie TV, giocare ai videogiochi installati sul sistema, a tal proposito Garmin ha stretto una partnership con lo storico marchio Atari, o disponibili tramite servizi di Cloud Gaming come il Game Pass di Microsoft o ascoltare musica.

Ogni passeggero è riconosciuto da un sistema di telecamere che ne registrano la posizione e allestiscono il suo spazio in base alle preferenze impostate, preferenze che lo seguono se quel passeggero cambia posizione. Ad esempio, se un bambino inizia a guardare un programma sul sedile del passeggero destro andando verso la scuola e al ritorno si posiziona su quello sinistro ritroverà le medesime impostazioni, senza che il genitore debba fare niente. Chiunque non fosse immediatamente riconosciuto dal sistema invece si troverà di fronte a una interfaccia generica, ma potrà comunque utilizzare la maggior parte delle funzioni, solo senza personalizzazione.

Ovviamente un contenuto può essere riprodotto anche su più schermi contemporaneamente ed ogni occupante può usare i comandi vocali per la propria zona senza interferire con le altre, grazie all’uso di più microfoni.

Le telecamere sono anche in grado di trovare nello spazio gli oggetti utili all’interno dell’auto come cuffie, gamepad o casse wireless e attivarne l’uso in base alla posizione. Quindi se un paio di cuffie si trovano lato passeggero riprodurranno l’audio presente su quello schermo, ma se vengono passate alle spalle prontamente arriverà sullo schermo relativo la richiesta di pairing, senza che l’utente debba fare altro.

Sfruttando le capacità di localizzazione della banda ultralarga l’Unified Cabin Experience è in grado anche di trovare gli oggetti all’interno dell’abitacolo, nel caso non fossero immediatamente visibili. Basta premere un tasto per visualizzare un rendering tridimensionale dell’interno dell’auto con le icone degli oggetti ben visibili al suo interno. Ovviamente questo sistema è anche in grado di rilevare eventuali incidenti o situazioni pericolose e avvertire automaticamente i soccorsi nel caso in cui gli occupanti non siano in grado di farlo.

E visto che Garmin si occupa innanzitutto di sistema di navigazione GPS, questo sistema di intrattenimento può essere integrato per potenziare ancora di più l’intrattenimento di bordo. Tra gli esempi citati dai dimostratori c’è la possibilità di rilevare l’avvicinamento della destinazione e quindi fermare preventivamente la riproduzione di un contenuto video per bambini e attivare piccole attività in attesa dell’arrivo, oppure ricordare eventuali appuntamenti mentre ci si avvicina a casa.

Ovviamente un sistema di questo tipo ha bisogno di ripensare completamente l’oggetto auto, un processo di riscrittura che sta già da tempo prendendo forma e trasformando le automobili da prodotti pensati per lo spostamento o il posizionamento sociale in veri e proprio computer con le ruote all’interno dei quali svolgere molte più attività rispetto alla “semplice” guida. Anzi, l’obiettivo finale e trasformarli in spazi di relax e intrattenimento, luoghi in cui improvvisamente la nostra mente non sarà più impegnata a controllare i dintorni e premere l’acceleratore e avrà quindi avrà tempo per altro. Un tempo che, ovviamente, le aziende stanno già cercando di capire come occupare.