L'Università di Osaka, in Giappone, e l'Istituto italiano di Tecnologia hanno firmato un accordo di collaborazione per lo sviluppo della robotica del futuro e il suo trasferimento sul mercato, con l'obiettivo di migliorare la vita delle persone.

L'incontro tra le due realtà ha visto arrivare a Genova addirittura il professor Hiroshi Ishiguro, pilastro giapponese della robotica, che ha visitato il Center for Robotics and Intelligence systems accompagnato dal direttore scientifico di IIT, Giorgio Metta, avendo l'opportunità di confrontarsi con i ricercatori e le ricercatrici della struttura.

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Ishiguro ha ricordato che “in Giappone le persone sono ben disposte ad accettare i robot come parte della società” e che “ora la vera sfida è costruire robot umanoidi in grado di capire profondamente l'essere umano e interagirci al meglio. Per questo sono alla ricerca di nuove collaborazioni e penso che IIT sia il miglior partner europeo in questo ambito”. Anche perché la struttura genovese è da tempo impegnata proprio per immaginare come i robot possano capire le nostre emozioni.

Da parte sua, Metta ha spiegato che “questo è un accordo importante perché spinge ulteriormente l'Istituto italiano di Tecnologia verso l'internazionalizzazione: l'Università di Osaka è rinomata nel mondo e questo accordo è una conferma dell'eccellenza di IIT nel campo della robotica e delle IA”.

La firma della collaborazione, che prevede anche che ricercatori di IIT vadano a Osaka e viceversa, è stata l'occasione anche per il workshop congiunto Verso una società simbiotica composta da diverse specie: umani, robot e avatar, che ha visto fra i relatori, oltre agli stessi Ishiguro e Metta, pure Giulio Sandini, Daniele Pucci, Takahisa Uchida, Lorenzo Natale e Yuta Nakashima, che hanno affrontato tematiche relative alla robotica umanoide: dall'utilizzo di robot controllati da remoto all'impatto degli umanoidi sulla società, fino all'intelligenza artificiale e alla comunicazione tra essere umani e sistemi robotici.