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Tech Test

Huawei Watch D, la prova dello smartwatch che ti misura (davvero) la pressione

Huawei Watch D, la prova dello smartwatch che ti misura (davvero) la pressione
Il dispositivo del costruttore cinese è il primo con certificazione medica CE, funziona bene ed è facile da usare
3 minuti di lettura

Quando si parla di dispositivi wearable capaci di misurare parametri vitali, il nuovo Huawei Watch D rappresenta forse la novità più interessante vista nel 2022.

Presentato all’IFA di Berlino lo scorso settembre, il dispositivo è il primo con certificazione medica CE in grado di misurare anche la pressione arteriosa senza bisogno di strumenti aggiuntivi. Un risultato che Huawei raggiunge incorporando nella cassa dell’orologio (tutto sommato di dimensioni contenute) un mini-compressore che gonfia una camera d’aria posta tra il cinturino e la pelle, in modo da esercitare sulle arterie del polso la pressione necessaria a rilevare la pressione.

Non manca la possibilità di misurare la saturazione del sangue, la temperatura della pelle, la frequenza cardiaca o l’elettrocardiogramma (ECG), che qui come per tutti gli altri smartwatch può rilevare solo un’eventuale fibrillazione atriale (perché a “singola derivazione”, cioè monitora un solo punto invece dei 12 degli ECG standard).

Abbondano poi le tipologie di esercizio fisico che possono essere monitorate in tempo reale, dalla corsa all’aperto al ciclismo, sino all’esercizio su ellittica o tapis roulant. Restano esclusi il nuoto e gli altri sport acquatici: il Watch D, proprio a causa del meccanismo di misurazione della pressione, non ama l’acqua (nemmeno quella della doccia)  e va tenuto asciutto.

Uno smartwatch diverso

Fin da quando si apre la scatola, è subito chiaro il Watch D non è uno smartwatch come gli altri: per funzionare bene, dev’essere indossato correttamente, e per individuare la corretta regolazione del cinturino, bisogna prima misurare il polso con un apposito braccialetto graduato di carta. L’operazione restituisce il parametro con cui impostare la lunghezza del cinturino, in modo che la sezione gonfiabile eserciti la giusta pressione quando viene misurata la pressione.

Una volta al polso, l’ampio bracciale in fluoroelastomero aderisce bene ed è comodo, anche grazie alla morbida parte gonfiabile, che con le sue dimensioni generose si abbina bene alla cassa dell’orologio, leggermente più spessa della media per fare posto al piccolo compressore. Quest’ultimo è silenziosissimo, efficace e sembra non incidere troppo sulla batteria, che comunque ci ha restituito in questi due mesi di prova almeno 6 giorni di autonomia con in media 3 misurazioni della pressione al giorno.

Come funziona il Watch D

La pressione viene misurata gonfiando un piccolo airbag a doppio strato, posizionato lungo circa metà del cinturino, il quale interrompe la circolazione momentaneamente prima del rilascio. Per effettuare la misurazione bisogna essere seduti con entrambi i piedi a terra, con la schiena ben appoggiata e con le braccia in una specifica posizione, bene descritta da istruzioni molto chiare.

Come per gli apparati standard di dimensioni più grandi, il Watch D misura la pressione nelle arterie mentre il cuore pompa il sangue durante ogni battito (pressione arteriosa sistolica) e mentre il cuore si prepara per il battito successivo (pressione arteriosa diastolica). Forse avrete notato che, quando un dottore misura la pressione, inserisce anche lo stetoscopio sotto la fascia gonfiabile per monitorare il cuore del paziente: a questo pensa il sistema a 8 sensori distribuiti ad anello sulla parte inferiore della cassa dello smartwatch, con il Watch D che sfrutta la tecnologia di monitoraggio della frequenza cardiaca TruSeen 5.0+ di Huawei.

Il risultato viene puntualmente documentato con una schermata dedicata, quindi i dati vengono trasmessi all’app Huawei Health (necessaria per fare funzionare lo smartwatch e abbinarlo al telefono), che li archivia e fornisce utili statistiche complete di grafici. È anche possibile impostare piani di misurazione personalizzati, in base ai quali l’app invia all’utente promemoria relativi alla misurazione della pressione del sangue in momenti programmati. La funzione è molto facile da usare e per la misurazione bastano 30 secondi. Unica pecca: la posizione delle braccia impedisce di vedere lo schermo mentre avviene il processo, e può capitare di premere male e restare lì ad aspettare inutilmente che il bracciale si gonfi.

Forma e sostanza

Il Watch D ha un display rettangolare Amoled da 1.64 pollici con risoluzione 456x280 e 326ppi, che risulta molto ben leggibile in ogni condizione di luminosità, anche grazie alla grafica chiara e gradevole del sistema operativo HarmonyOS in versione wearable. Lo schermo è ovviamente touch, e il passaggio da una schermata all’altra risulta fluido e preciso come da standard per i dispositivi Huawei. La cassa in alluminio ha una linea filante e arrotondata, interrotta sul lato destro solo pulsanti Home e Health, che di default lancia la misurazione della pressione ma è programmabile. Elegante nonostante le dimensioni, il Watch D pesa appena 40,9 grammi e costa 399 euro.

Huawei Health

La parte software, e più precisamente l’app da cui dipende il funzionamento del Watch D, è il punto di forza e in alcuni casi specifici anche la debolezza di questo ottimo dispositivo, che resta tuttavia indicato e consigliabile non solo per chi ha problemi di ipertensione, ma anche per quanti praticano una delle 70 attività sportive che è in grado di monitorare. Dedicata alla salute e al benessere della persona, l’app offre statistiche dettagliate sull’attività fisica, sullo stress, consente di tenere un diario alimentare, guida in pratiche di meditazione antistress e offre programmi di allenamento gratuiti.

Il problema può essere procurarsela: su piattaforma iOS l’installazione e il pairing con iPhone sono facili e veloci, mentre su Android il processo risulta più macchinoso, con l’app che dev’essere scaricata direttamente dal sito di Huawei (o dal Galaxy Store, se si ha un Samsung), e con qualche passaggio da fare in più per abbinare smartwatch e telefono. Inoltre è utile ricordare che dal Watch D non è possibile rispondere a una chiamata o a un messaggio. Del resto, non si può avere tutto.

Cosa ci è piaciuto

  • la misurazione della pressione è sufficientemente accurata

  • la batteria dura parecchi giorni, anche con un uso intenso

  • l’accoppiamento con iPhone è più facile e veloce

  • l’app Huawei Health è ricca di funzionalità.

Cosa non ci è piaciuto

  • è disponibile in un solo colore

  • il prezzo è un po’ alto

  • i quadranti disponibili sono in maggior parte a tema salute

  • l’accoppiamento su dispositivi Android è ancora poco fluido