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Perché Apple Watch e iPhone (e Android) chiamano il 112 anche se non c'è un'emergenza

Perché Apple Watch e iPhone (e Android) chiamano il 112 anche se non c'è un'emergenza

Movimenti improvvisi o cadute non gravi sugli sci possono attivare le chiamate automatiche ai servizi di soccorso, rischiando di sovraccaricarli con falsi allarmi. Anche in Italia, dove il Trentino suggerisce di usare un'app al posto dei sistemi integrati 

3 minuti di lettura

L’allarme arriva dal New York Times: Apple Watch e iPhone chiamerebbero i soccorsi anche quando non c’è un’emergenza incorso, impedendo così agli addetti di riconoscere i casi reali di grave pericolo. Qualcosa del genere starebbe succedendo anche in Italia, tanto che il Servizio prevenzione rischi e CUE della Provincia autonoma di Trento avrebbe pubblicato un vademecum dove invita a disattivare le funzioni automatiche di allerta su smartphone e smartwatch. 

 

La tecnologia

Dal 2018, con Apple Watch Series 4, sullo smartwatch della Mela è arrivata una funzione chiamata Rilevamento cadute, presente poi in tutti i modelli successivi. L’orologio utilizza algoritmi che analizzano i dati di accelerometro e giroscopio per rilevare se chi lo indossa è caduto; in questo caso emette delle vibrazioni, fa suonare un allarme e mostra un messaggio. È possibile scegliere se contattare i servizi di emergenza o ignorare l'avviso premendo la Digital Crown, toccando Chiudi nell'angolo in alto a sinistra o toccando “Sto bene”. In caso contrario, dopo un minuto parte l’allarme, che chiama i servizi di emergenza locali, indicando che ha rilevato una caduta pericolosa. Volendo è anche possibile configurare Rilevamento cadute per allertare parenti e amici scelti in precedenza.  

A questa funzione, dallo scorso anno, si è aggiunto Crash Detection (Rilevamento incidenti) su iPhone e Apple Watch, per chiedere aiuto in caso di incidente. Funziona così: l’iPhone monitora la velocità alla quale ci si muove, e prima di tutto determina se ci si sta muovendo su un'auto. Se poi il movimento cambia direzione o si interrompe all’improvviso, e contemporaneamente viene rilevato un forte rumore, un repentino cambiamento di posizione del telefono e una variazione di pressione nell’abitacolo (per l'apertura dell’aribag), allora la funzione si attiva. Come per il rilevamento delle cadute su Apple Watch, compare un messaggio che chiede se davvero c’è stato un incidente, e in caso di mancata risposta, dopo trenta secondi parte automaticamente la telefonata. Utilizzando la rete cellulare o il wi-fi, l’iPhone chiama i soccorsi più vicini e invia un messaggio registrato nella lingua locale, comprensivo di posizione. In più, allerta anche le persone indicate come contatti di emergenza.

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Falsi allarmi

Ma, secondo il New York Times, non tutto funziona come dovrebbe: prima ci sono state diverse chiamate al 911 attivate da persone che magari si stavano solo divertendo sulle montagne russe, e ora, con l’arrivo della stagione invernale, a ingannare i gadget dell’azienda americana sarebbero gli sciatori. O meglio: le loro cadute frequenti e repentine, che però fortunatamente non portano sempre conseguenze gravi. Si rialzano e ricominciano a sciare come niente fosse, ma intanto la procedura di emergenza si è attivata senza che se ne accorgessero: a niente valgono la sirena, la vibrazione, il messaggio sul display (o forse il tempo a disposizione è troppo limitato per togliere casco, occhiali, guanti e altro). Se però la telefonata è partita e nessuno risponde, i responsabili del Centro di soccorso richiamano per sincerarsi che effettivamente ci sia un problema. In caso di mancata risposta, di norma partono i soccorsi, che si dirigono verso la zona da cui arriva la telefonata, identificata tramite il Gps del telefono o dello smartwatch. 

"Passo tutto il giorno a gestire notifiche di incidenti", dice al NYT Trina Dummer, direttore ad interim dei servizi di emergenza della Contea di Summit: 185 chiamate di questo tipo nella settimana dal 13 al 22 gennaio, contro circa la metà degli scorsi inverni. Nella sola giornata raccontata dal reporter, sarebbero state 11 su un totale di 30. Dummer non è la sola a sottolineare la questione: a segnalare un incremento rilevante dei falsi allarmi automatici sono diverse altre popolari aree sciistiche americane, come Colorado, Minnesota, Utah e British Columbia, ma anche il Canada. E, come si legge in alcuni commenti all'articolo, non arrivano solo da dispositivi Apple: anche gli smartphone Android hanno una funzione analoga

La risposta di Apple

"Siamo stati informati che in alcuni scenari specifici queste funzioni hanno attivato i servizi di emergenza quando l'utente non ha subito un grave incidente stradale o una caduta violenta", ha dichiarato al NYT un portavoce di Apple. L’azienda ricorda però alcuni casi in cui davvero Crash detection ha salvato delle vite: un Apple Watch ha allertato le autorità dopo che un automobilista di Indianapolis si era schiantato contro un palo del telefono, ad esempio. In un altro caso, ha contattato i soccorsi dopo che un uomo del New Jersey era caduto da una scogliera durante un'escursione. Apple, inoltre, sta lavorando a fianco dei servizi di emergenza per capire come rendere le nuove funzionalità più sicure e ancora più utili. Gli algoritmi del Rilevamento incidente "istruiti con i dati di un milione di ore di guida e di diversi tipi di sinistri", sono stati riveduti e corretti diverse volte: in iOS 16.1.2 e iOS 16.2 per iPhone, in watchOS 9.2 per Apple Watch. Il consiglio, dunque, è sempre quello di installare l’ultima versione del sistema operativo. Noi segnaliamo solo come la funzione Rilevamento cadute sia di default disattivata, e quindi per usarla bisogna decidere di farlo, mentre il Rilevamento incidenti è di default attivo, ma è sempre possibile scegliere di non utilizzarlo. 

In Italia

In Italia, il Servizio prevenzione rischi e CUE della Provincia autonoma di Trento ha stilato un vademecum per sciatori e turisti, al fine di prevenire chiamate di emergenza inutili che comportano uno spreco di risorse umane sempre limitate. Secondo il CUE del Trentino un metodo altrettanto efficace per sciare in sicurezza, e che creerebbe meno falsi allarmi per i soccorritori, è l'app Where are U (per Android e iOS). Questa app è connessa direttamente al CUR NUE 112 e, quando si invia una richiesta di aiuto, parte una telefonata al 112 e vengono inviate le coordinate del richiedente per la geolocalizzazione. Attenzione, però: attualmente è attiva solo in alcune zone, tra cui Lombardia, Val d'Aosta, Piemonte, Liguria, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Sicilia e Provincia di Roma.