Meta vuole crearsi la propria Twitter. Un social di microblogging, prevalentemente di testo, dove creatori di contenuti, istituzioni e personaggi pubblici possano condividere le proprie idee. I propri pensieri. I propri commenti ai temi di attualità. Proprio come finora è stato Twitter. Che però, dopo l’acquisizione da parte di Elon Musk, è diventato un posto divisivo. Discusso. Per alcuni in declino. Per questo la holding di Mark Zuckerberg, tramite Instagram, sta pensando di occupare uno spazio pubblico lasciato vuoto dal nuovo corso di Twitter.
Una mail di Meta conferma il progetto P92
La conferma dei progetti di Meta, dopo alcuni giorni di anticipazioni sui media americani, è arrivata dalla stessa azienda a Platformer in una email: "Stiamo esplorando la possibilità di creare un social network decentralizzato, autonomo, per la condivisione di aggiornamenti testuali”. E ancora: "Crediamo che ci sia l'opportunità di uno spazio separato (rispetto ai prodotti di Meta, ndr), in cui creatori e personaggi pubblici possano condividere aggiornamenti tempestivi sui loro interessi". Tradotto: Twitter.
La notizia di questo progetto di meta è stata pubblicata per la prima volta gioved da MoneyControl. Il nome del progetto (improbabile sia quello finale della app) è P92. E l’idea è di aprirlo subito al miliardo e mezzo di utenti di Instagram tramite accedendo direttamente da lì, con quelle credenziali. Twitter al momento ha 290 milioni di utenti. È chiaro che P92, tramite Instagram, potrebbe usufruire da subito di una vasta base utenti. Senza contare i 3 miliardi di account presenti su Facebook.
Pochi i dettagli. Ma l'ipotesi social decentralizzato apre scenari inediti
Pochissimi i dettagli emersi finora. Del progetto si sa poco. Meta ha confermato le intenzioni, il focus che potrebbe avere il social. E nulla di più. Secondo alcune fonti, citate su blog di settore statunitensi, il prodotto è ancora nelle sue fasi iniziali e non c'è una tempistica per il suo rilascio. Ma i team legali avrebbero già iniziato a indagare sui potenziali problemi di privacy legati all'applicazione, in modo da poterli affrontare prima del lancio. A guidare il progetto sarà Adam Mosseri, attualmente numero uno di Instagram.
Ma l’aspetto più rilevante (e misterioso) è che Meta ha immaginato una rete decentralizzata. Sul modello Mastodon. Una rete di utenti in grado, in autonomia, di creare i propri server in maniera indipendente e di stabilire regole specifiche per la moderazione dei contenuti. Non quindi come avviene finora su Twitter o gli altri social, che funzionano ancora in maniera centralizzata, con server (e regole) gestite dal social stesso.
Ipotesi di un lancio entro il 2023
Una mossa che, se confermata, potrebbe dare a Meta la possibilità di creare connessioni con altri social network, integrare post, allargare la piattaforma di contenuti e di creatori di contenuti. Progetti al momento. L’idea c’è. Ma sulla sua realizzazione e sulle sue potenzialità al momento non c’è di più che speculazioni. I tempi del progetto non sono stati definiti. Ma per alcuni le prime novità potrebbero arrivare entro la fine del 2023. Per Musk forse un'altra brutta notizia in un anno cominciato in salita.