Vivo per lei, dice una delle più celebri canzoni di Andrea Bocelli. Era il 1995 e da allora ha visto una decina di versioni diverse, dalla prima, in duetto con Giorgia, per poi rinascere ogni volta in altri duetti celebri in moltissime lingue e paesi riscuotendo sempre un grande successo. Ma chi era lei? Una donna? O l’amore come suggeriva la versione inglese con Bonnie Tyler? O la musica, come sembra indicare il testo verso la fine? Da oggi quel “lei” assume un significato nuovo, in un certo senso più politico visti i tempi complicati che ci troviamo a vivere con le campagne contro i vaccini e svariati leader politici che affermano di non credere che siamo mai andati sulla Luna o che il riscaldamento globale non è così brutto in fondo.
A partire da oggi quel “Lei” diventa la Scienza. Vivo per la scienza. Il lancio del video con Bocelli e Giorgia che cantano mentre si vedono scene di vita quotidiana degli scienziati al lavoro, è avvenuto oggi in contemporanea all’ambasciata d’Italia a Washington e a quella americana a Roma, e in diversi centri di ricerca come il Cern di Ginevra. L’idea è di farne l’inno mondiale degli scienziati. Dietro c’è una grande scienziata italiana, Ilaria Capua, che dopo una triste e ingiusta vicenda giudiziaria da cui è uscita immacolata, si è trasferita in Florida dove dirige il centro di ricerca universitario “One Health”. Quel nome, secondo la Capua, che guadagnò un prestigio internazionale per le sue ricerche e scoperte come veterinaria, vuol dire che c’è una sola salute che unisce tutti gli essere viventi del pianeta, e che a questi temi dobbiamo avere un approccio complessivo. Ma è complicato fare gli scienziati nell’era delle fake news: è complicato ma sempre più necessario per risolvere i problemi che abbiamo davanti. E’ più o meno con queste parole che la Capua ha convinto prima Bocelli, poi Giorgia e la casa discografica, a donare questa canzone per un messaggio che facesse capire a tutti cosa c’è dietro la scienza: la passione, la determinazione, il talento degli scienziati, il loro desiderio di migliorare il mondo. Spera di raggiungere un milione di visualizzazioni, la Capua, con questo video che ha come hashtag #beautifulscience. Un milione in un anno. Secondo me ne potrà fare molte di più.
A partire da oggi quel “Lei” diventa la Scienza. Vivo per la scienza. Il lancio del video con Bocelli e Giorgia che cantano mentre si vedono scene di vita quotidiana degli scienziati al lavoro, è avvenuto oggi in contemporanea all’ambasciata d’Italia a Washington e a quella americana a Roma, e in diversi centri di ricerca come il Cern di Ginevra. L’idea è di farne l’inno mondiale degli scienziati. Dietro c’è una grande scienziata italiana, Ilaria Capua, che dopo una triste e ingiusta vicenda giudiziaria da cui è uscita immacolata, si è trasferita in Florida dove dirige il centro di ricerca universitario “One Health”. Quel nome, secondo la Capua, che guadagnò un prestigio internazionale per le sue ricerche e scoperte come veterinaria, vuol dire che c’è una sola salute che unisce tutti gli essere viventi del pianeta, e che a questi temi dobbiamo avere un approccio complessivo. Ma è complicato fare gli scienziati nell’era delle fake news: è complicato ma sempre più necessario per risolvere i problemi che abbiamo davanti. E’ più o meno con queste parole che la Capua ha convinto prima Bocelli, poi Giorgia e la casa discografica, a donare questa canzone per un messaggio che facesse capire a tutti cosa c’è dietro la scienza: la passione, la determinazione, il talento degli scienziati, il loro desiderio di migliorare il mondo. Spera di raggiungere un milione di visualizzazioni, la Capua, con questo video che ha come hashtag #beautifulscience. Un milione in un anno. Secondo me ne potrà fare molte di più.