Se non è rotto, perché cambiarlo? Nel 2018, il 48% dei consumatori utilizzava il proprio smartphone per oltre due anni. Secondo gfknewron Consumer, questa quota è salita al 57% nel 2022: un aumento di oltre 9 punti percentuali, soprattutto tra i giovanissimi (15-25 anni), dove si attesta ora a 14 punti percentuali sopra la media.
In mezzo c’è stata la pandemia, che ha fatto salire le vendite, ma la tendenza alla saturazione del mercato era chiara anche prima. E così il business globale della telefonia ha chiuso il 2022 con un calo del -9,7% a valore rispetto all'anno precedente. La tendenza, secondo GfK, continuerà anche nel 2023, complice il fatto che il mercato cinese diventa sempre più chiuso, con prodotti nuovi che non vengono lanciati negli Usa, e che in Europa - quando arrivano - arrivano in ritardo, come mostra anche il Mobile World Congress di Barcellona.
Cambia la spesa
Il segmento degli smartphone ha registrato un calo del -9,1% rispetto all'anno precedente, per un totale di 908 milioni di unità vendute. I ricavi sono stati colpiti ancora più duramente, con un calo del 10,2% per un valore di 330 miliardi di dollari. Poiché il budget disponibile si è ridotto per molte persone, nel 2022 il mercato è stato sostenuto principalmente dai consumatori con reddito medio-alto (il 48% degli acquirenti di smartphone, con incremento di quota del 4% rispetto al 2021). È quindi aumentata anche la domanda di dispositivi premium: ad esempio, il fatturato dei modelli 5G è cresciuto dell'1,2% su base annua. Lo stesso vale per i dispositivi con più memoria: gli smartphone con capacità superiore a 256 GB hanno registrato un aumento del +19% e rappresentano il 41% del fatturato totale del mercato nel 2022.
L'eccezione dell'Italia
Per il mercato italiano, invece, il 2022 è stato un anno positivo, che si è chiuso con una crescita del 4%. Rispetto all'anno precedente, sono cresciuti a valore sia gli smartphone (+2,7%) sia i wearable (+8%).
E in generale, uno dei pochi settori rimasti stabili nel 2022 è quello dei dispositivi indossabili. Con 13,9 miliardi di dollari di fatturato, il mercato dei wearable ha raggiunto quasi lo stesso livello dell'anno precedente (-1,1%). Alcuni dei segmenti più popolari hanno perso terreno, mentre altre linee di prodotto hanno avuto maggiore successo: gli health e fitness tracker hanno visto una contrazione del -31%, mentre gli smartwatch sono cresciuti del +21%. Questi cambiamenti sono legati alla domanda crescente di soluzioni smart per il controllo della salute, come dimostrano la crescita delle vendite di indossabili in grado di monitorare il sonno (+4%) o che rilevano la saturazione di ossigeno nel sangue (+20%). Questo trend ha portato anche allo sviluppo di funzionalità innovative, come la possibilità di misurare il livello di stress (Eda). Lanciati nel quarto trimestre del 2021, questi dispositivi rappresentano già il 16% del fatturato del mercato dei wearable e continuano a crescere.
Un miliardo di abbonati al 5G
Intanto, dal punto di vista degli operatori, Ericsson ha pubblicato un aggiornamento del Mobility Report, con i dati relativi all’intero 2022. L'anno si è chiuso con circa 8.4 miliardi di SIM nel mondo. Nel solo quarto trimestre 2022 gli abbonamenti alla rete mobile sono cresciuti di 39 milioni di unità. Il maggior contributo trimestrale proviene dalla Nigeria (+4 milioni), seguita da Filippine (+4 milioni) e Indonesia (+3 milioni). Nel mondo ci sono più schede Sim che persone, con un tasso di penetrazione pari al 106%, mentre gli abbonati mobili unici sono 6,1 miliardi. Il divario è in buona parte dovuto alla presenza di più Sim per persona o di abbonamenti inattivi.
Aumenta ancora l’utilizzo di Internet da dispositivi mobili: nel quarto trimestre 2022 sono circa 80 milioni i nuovi abbonamenti di tipo mobile broadband, arrivando così a un totale di 7,2 miliardi. Oggi l’86% degli abbonamenti sono di tipo mobile broadband, ossia consentono di accedere a Internet, utilizzare app e servizi online.
Nell’ultimo trimestre gli abbonamenti 5G sono cresciuti di 136 milioni di unità, superando la quota di 1 miliardo in tutto il mondo. A oggi sono 235 gli operatori che hanno lanciato servizi 5G e almeno 35 quelli che hanno implementato reti 5G standalone (SA).
La crescita degli abbonamenti alla banda larga mobile e il sempre maggiore consumo di video porta anche a un incremento del traffico dati da mobile che è cresciuto del 40% tra il quarto trimestre 2021 e lo stesso periodo del 2022, per raggiungere i 118 Exabyte (EB) al mese. In numeri assoluti, il traffico dati sulle reti mobili è raddoppiato in soli due anni.
