I social fotografano gli itinerari di Pasolini
Intrigante iniziativa del Comune di Casarsa: Instagram, Facebook e Twitter racconteranno i luoghi e i colori del poeta

CASARSA. Pier Paolo Pasolini e i social network, un incontro mai avvenuto ma che adesso, grazie a un cortocircuito temporale, si realizzerà: a Casarsa della Delizia sta nascendo un social media team che attraverso Instagram, Facebook e Twitter racconterà pensieri, atmosfere e colori dei luoghi pasoliniani friulani. S'inizia già la prossima settimana, con il primo dei tre incontri gratuiti nel quale i membri del team saranno formati in vista del grande appuntamento del 22 e 23 marzo, quando Casarsa ospiterà la Giornata Fai di Primavera. In quella occasione farà il suo esordio ufficiale l'hashtag #PPPCasarsa, con il quale saranno marchiati i contenuti digitali prodotti dai visitatori dotati di smartphone e di tablet le cui condivisioni formeranno un unico grande racconto collettivo su Pasolini. A promuovere il tutto la Città di Casarsa della Delizia attraverso i suoi settori Cultura e Politiche giovanili insieme al Progetto giovani. «Un'iniziativa - spiega l'assessore comunale alla cultura Francesco Colussi - all'insegna dell'innovazione, che faccia leva sull'utilizzo dei new media e dei social network per promuovere l'associazione della figura di Pier Paolo Pasolini con il territorio casarsese in cui è vissuto a lungo, richiamando curiosità e interesse verso la manifestazione del Fai». D'altronde cultura e turismo ben si sposano con lo storytelling, l'arte di raccontare un territorio attraverso una chiave emozionale, “modus fabulandi” che proprio con i social network sta vivendo una stagione di grande attualità. Si parte come detto il 6 marzo, alle 18 nella sala al terzo piano di palazzo De Lorenzi Brinis a Casarsa, con il primo incontro dedicato alla figura di Pasolini e alla sua eredità friulana, tenuto dal direttore della biblioteca casarsese, profondo conoscitore della figura pasoliniana, Marco Salvadori. Il 13 e 20 marzo invece toccherà alle esperte digitali Sara Rocutto e Sara Sacilotto. La prima, blogger e professionista della comunicazione web, ha già guidato un social team simile durante l'ultima edizione di Pordenonelegge.it. La seconda, appassionata di fotografia, è l'anima del gruppo Facebook “La verità vi prego su Pasolini”. «Sarà - illustra Rocutto - una sorta di laboratorio per capire come attraverso i social network si possano raccontare i luoghi declinandone una caratteristica particolare. Si parla spesso oggi di “social media team diffuso” per promuovere dal punto di vista turistico un territorio attraverso il coinvolgimento di chi lo abita: vedremo come queste cose possano essere raccontate attraverso i social, ad esempio riflettendo sui luoghi descritti ne Il sogno di una cosa. Proprio il primo romanzo scritto da Pasolini sarà fonte di grande ispirazione visto che in esso Casarsa, San Giovanni e i paesi limitrofi non sono un semplice sfondo ma autentici protagonisti. E poi altri luoghi pasoliniani (la casa materna ora centro studi, il Glisiùt di Santa Croce e la chiesetta di Versutta) più o meno conosciuti che la giornata del Fai permetterà di visitare. Ma cosa avrebbe detto Pasolini dei social network? «La cifra di Pier Paolo Pasolini - inquadra Colussi - come artista e intellettuale emerge anche dal suo travolgente sperimentalismo. Sicuramente avrebbe saputo proporre una sua personalissima lettura delle nuove tecnologie e delle loro conseguenze sociali e culturali». «Forse oggi - conclude Rocutto - non avrebbe le remore che molti si fanno a capire le opportunità che mette a disposizione Internet. Secondo me sarebbe stato tra i primi a provare a twittare».
Davide Francescutti
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