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L’Officina della sostenibilità per uno sviluppo alternativo

1 minuto di lettura

PORDENONE. C’è un’Italia che va male, amplificata ogni giorno dai media mainstream, ma c’è anche un’Italia che reagisce e che fa: persone che smettono di lamentarsi, si rimboccano le maniche e diventano parte attiva di un cambiamento, di un nuovo modo di vivere e lavorare. Persone, enti, associazioni, imprenditori, sindaci, movimenti di difesa del territorio, singoli o gruppi.

Sono i protagonisti dell’Italia che cambia - il progetto on line e on the road di Daniel Tarozzi e Andrea Degl’Innocenti, giornalisti e scrittori per Chiarelettere, da sempre sensibili a temi ambientali e sociali - e tra essi c’è anche Terraè, l’officina della sostenibilità di Pordenone, dove Tarozzi e Degl’Innocenti faranno tappa domani alle 20.30, in biblioteca, inaugurando l’edizione 2014, dedicata alle strategie virtuose in tempo di crisi, con l’incontro intitolato “Si può fare!”.

Italiachecambia.org è nata per mappare e mettere in rete le realtà virtuose che operano nel Paese, lontane dai riflettori ma numerose e attive. Daniel Tarozzi ne ha già incontrate e descritte diverse nel suo tour in camper di 7 mesi e 7 giorni toccando tutte le regioni d’Italia, che ha dato vita al libro “Io faccio così”. Ne è nata una descrizione di un pezzo di Paese non rappresentato dai media ma che ce la fa: imprenditori che assumono mettendo al centro la sostenibilità, cittadini che combattono la mafia o portano la cultura nei posti più difficili, sindaci che promuovono politiche virtuose.

«Per scrivere questo libro - racconta Tarozzi - ho incontrato circa 400 realtà, un decimo di quelle che mi sono state segnalate. E sono circa 6 milioni di persone quelle che scelgono l’economia solidale. Per “il potere” è più comodo scoraggiare e paralizzare. Ma, se non si cambia, si va verso l’autodistruzione tra crisi, sfruttamento, desertificazione, guerre per il petrolio. Le persone che ho incontrato sono felici e appagate. Il nostro modello socioeconomico, che apparentemente ti dà tutto, è basato su un vuoto di valori che distruggono non solo l’ambiente, ma anche le persone».

Andrea Degl’Innocenti, che affianca Tarozzi in questo secondo tour in camper, porta con sé anche l’esperienza di “Islanda chiama Italia”, libro in cui racconta come l’Islanda sia crollata travolta da un modello di sviluppo basato sulla finanza e sul debito e di come si sia risollevata con una vera e propria rivoluzione democratica dal basso e di come anche in Italia ci siano battaglie simili seppure meno sistematiche.

Giovedì alle 20.30, sempre in biblioteca, Terraè propone l’appuntamento imprescindibile di ogni edizione: l’orto sinergico. Claudio Ricci spiegherà come coltivare in armonia con la natura. Info: 328 9473976).

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