I vent’anni del Lele’s chiosco tappa obbligata per i friulani
La struttura progettata da D’Aronco nata per la birra aperta nell’estate del 1994. Da allora assieme al Tenda è un riferimento per il dopo spiaggia e le serate

LIGNANO. Anno 1994. Lignano brilla come non mai. Ci sono decine di locali, ci sono le più belle disco d’Italia. Si vive la notte, si vive di notte. C’è la gente, che ogni sera esce e affolla le strade. C’è la voglia di viversela davvero. C’è la fiducia che fa guardare al futuro senza paura. Ci sono i posti di tendenza. Quelli dove si balla fino all’alba. E poi c’è un chiosco vicino al Tenda bar.
Lo aveva progettato l’architetto friulano D’Aronco per l’allora birra Moretti attorno agli anni’20. Portato lì 30 anni fa, da allora è sempre rimasto lì. Con la sua cupola che lo distingue da tutto. Ma soprattutto c’è un ragazzo di 33 anni, Raffaele Antonaz, Lele per gli amici. Un giovane che «quasi per scherzo» decide di investirci.
È l’inizio di una storia. La storia di uno dei luoghi simbolo della vita notturna della riviera friulana. La storia di migliaia di persone che qui hanno trovato il loro punto di ritrovo per eccellenza. Dove bersi una birra fresca all’uscita della spiaggia, dove godersi il tramonto che rende così bella Pineta, dove tutti si ritrovano la sera. E domani questa storia raggiungerà il suo ventesimo anno di età. Già, vent’anni di serate, musica, amici. E di divertimento, quello vero.
Vent’anni di emozioni, di legami, di giovani che diventano padri e tornano con il loro bambino, di volti, di canzoni cantate sotto le stelle, di storie d’amore nate e di qualcuna finita, di sorrisi autentici, di bicchieri alzati al cielo, di “giri” pagati, di mode, di foto scattate, di balli, di abbracci, di notti lunghissime, di gioia. Quando tutto parte non c’è né un’insegna né un nome. Sono gli amici a darglielo. Perché la domanda è sempre la stessa. «Si va dal Lele?».
E allora nasce così in una sera, il Lele’s Chiosco. «È nato tutto un po’ come uno scherzo, ma da allora – spiega Raffaele – non ci siamo più fermati e questa “fedeltà” gestionale è davvero una delle cose più belle. In questi vent’anni abbiamo stretto dei legami molto forti, e questo chiosco è riuscito a diventare un vero contenitore di emozioni, una sorta di centro di socializzazione dove si sta bene sia in tacchi da spillo che in infradito, tutti ci stanno bene». Già mettici poi la simpatia dello staff, mettici quella leggerezza che si respira, mettici quel saper farti sentire sempre a tuo agio. Eccolo il Lele’s Chiosco.
Domenica 20 luglio sarà grande festa. C’è un compleanno, del resto, a cui render onore. Per questo da mezzanotte fino a mezzanotte e venti ci sarà birra gratis per tutti i clienti. Non poteva che essere così. Divertimento no stop e pronti per un'altra sera da segnare tra quelle memorabili. Lo definiscono il “fidato vicino di casa” del Tenda. Ormai quattordici anni fa Raffaele è diventato socio insieme a Paolo Bartolini di Alberto Bornacin del Tenda bar e del Perbacco («il triangolo del divertimento»), gestione in cui adesso vi è anche il socio Federico Bornacin.
Ci sono vent’anni da raccontare. Vent’anni che rivivono nei ricordi della gente, dei clienti, dei turisti. Una storia fatta di storie, quelle delle migliaia e migliaia di persone diventate ormai di casa. Una storia che continua. «Il meglio deve ancora venire» dice Raffaele sorridendo. Già, l’estate è appena cominciata. Ci sono tante serate da essere vissute. Ci sono tante persone ancora da conoscere. C’è ancora un pezzo di storia da scrivere. Insieme.
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