Voce e contrabbasso: migliaia di clic
E dopo il botto dei Peekaboom, la cantautrice friulana e Simone Masina, arriva il video “Purple”

La rete prende e dà. Dipende dall’ampiezza del gesto. Se timido e felpato, Mmmm, il viaggio non sarà lungo. Altresì, semmai dominassero talento e forza, la probabilità di fare un giro completo è notevole. Regole quasi codificate, ormai. Almeno per chi quattro passi nel virtuale se li fa abitualmente. La musica, e non solo; ma qui non trattiamo altro e, dunque, intendiamo muoverci all’interno dello steccato. Angelica Lubian è una cantautrice (udinese, meglio precisare) che mai si è fermata al primo riff di chitarra, va avanti come il Freccia Rossa e possibilmente evita di sostare troppo nelle stazioni intermedie. Il muso punta al capolinea e questo conta.
Dunque. La storia è semplice da sintetizzare. Un incontro casuale, come tutti gli incontri risolutivi. Una voce, Angelica Lubian, e il suono di un contrabbasso, - a impugnarlo c’è Simone Masina - s’impegnano a dialogare. Professionalità, bravura, spontaneità e altre questioni affini creano “la situazione”, come dice Gianmarco Tognazzi. E dal “fidanzamento” artistico viene fuori questa insegna: Peekaboom. «Ho cercato di anagrammare i nostri nomi - racconta Angelica -, niente. Peek-a-boo significa una sorta di cu cu, di affaccio, ecco. Boom lo sappiamo. Oltre a suonare bene, trattiene significati logici». Migliaia di clic per una sorta di prova generale. «Always on the run di Lenny Kravitz», precisa la singer trentenne. Like a pioggia. Il popolo decide, glielo ha insegnato la televisione. E anche in assenza di schermo piccolo, da bravi soldati, i cittadini collaborano alla causa. Votano, commentano, innalzano eroi, affossano i briganti. Internet è un luogo abbastanza giusto. La meritocrazia conta ancora qualcosa e non come in questo reale al contrario. «Sì, vero. Le raccomandazioni non servono. Ci sei tu e un mondo. L’importante è saperlo accerchiare con acume. Se ti butti a pesce sperando funzioni, ti pigli delle prepotenti craniate».
Peekaboom, il nuovo progetto di Angelica Lubian con Simone Masina
Angelica - e lei ci perdoni il parallelo facile e a tiro di attualità - ha svariate sfumature di tonalità vocali. Sussurra e spara forte, all’impronta. «Insomma, conosco Simone in Sicilia al Demo di Radio Rai 1 anni fa. Io di Udine e lui di Bologna. Non credo al caso. Fra l’altro Masina è un contrabbassista di eccellenza. Ha suonato in mezzo mondo. Usiamo le nostre distanze per avvicinarci. Una voce e un contrabbasso possono convivere in uno spazio ristretto. Pigliamo il registrato e lo infiliamo in rete. La clip è linkata da uno dei siti più popolati, tipo duecento mila followers. In questi casi è fatta». Il nuovo video, Purple, è costruito attorno a un brano pubblicato nel 2006 da Skin, front-woman degli Skunk Anansie. La home version dei Peekaboom è assai sensuale. Percezioni da assaggiare.
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