Nel giardino della Cjacarade a parlar di libri
Vecchiet, Orioles, Commessatti, Pozzetto e le emergenti Cantarutti e Gallini animeranno i pomeriggi letterari udinesi

UDINE. Il 25 giugno partirà "Alfa Beta", rassegna letteraria organizzata dal Club Unesco che proporrà nell'arco dell'estate undici incontri con altrettanti scrittori friulani nel cuore di Udine. Gli appuntamenti, in cui esponenti del nostro panorama culturale racconteranno il proprio percorso soffermandosi sulla loro ultima opera, si terranno nella cornice del giardino dell’osteria Cjacarade di via San Francesco 6 e avranno cadenza settimanale: gli incontri sono fissati per ogni giovedí alle 18. La kermesse, che gode del patrocinio del Comune di Udine, della collaborazione della Biblioteca civica Joppi e del sostegno delle case editrici Audax, Campanotto, Forum, Gaspari, Kappa Vu, L’Orto della Cultura, nasce con uno scopo preciso che va al di là del desiderio di arricchire l'estate udinese con una proposta culturale. Il messaggio che "Alfa Beta" lancia corrisponde alla ferma convinzione dei suoi promotori: una parte fondamentale dell’identità del Friuli, la parte su cui conviene investire per affermare l’immagine di un luogo cosmopolita ma fiero della sua specificità, è costituita da chi fa della cultura la propria missione. Gli scrittori, gli editori che ne diffondono le opere, la biblioteca che le custodisce gelosamente e le istituzioni che ne incentivano la divulgazione rappresentano un team che, quando agisce all'unisono, può affrontare efficacemente la sfida della proiezione del Friuli nel mondo globale. Se giocata con tenacia, la carta culturale può dare un contributo decisivo a questo territorio rendendolo riconoscibile e accattivante al di fuori dei suoi confini. Sulla base di questi principi, "Alfa Beta" ha dato forma al suo cartellone. E ha invitato Erika Gallini, ingegnere con tanti libri nel cassetto che, appena ne fa pubblicare uno, viene segnalata al Premio Calvino; Elisabetta Pozzetto, il cui collage di storie al femminile rappresenta il manifesto di un Friuli rosa; Elena Commessatti, che oltre a parlare della sua ode ai luoghi udinesi racconterà il lavoro fatto per l'imminente mostra su Arturo Malignani; Emanuele Franz, poliedrico scrittore carnico che ha fondato una casa editrice nel cuore della montagna friulana; Mauro Tonino, che ripropone il dramma dell’esodo istriano con una operazione che sterilizza ogni polemica e lascia spazio ai soli sentimenti; Veronica Cantarutti, esordiente cividalese che ha saputo stregare i lettori con la freschezza della sua scrittura giovanile; Romano Vecchiet, che coltiva un originale filone che trova nelle stazioni il proprio epicentro oltre che la metafora di un mondo in perenne movimento; Alessio Screm, che oltre a ricostruire la tormentata vita di Fryderyk Chopin racconterà la sua esperienza di animatore del mondo delle note; Antonio De Lucia, i cui racconti di formazione di un bimbo cresciuto nella Udine anni '50 proiettano il lettore in uno sfondo in cui si agitano le ombre della seconda guerra mondiale; Albino Comelli, psicoterapeuta col vizio della provocazione letteraria che ha ricostruito le radici della storia d’amore piú famosa al mondo, quella di Giulietta e Romeo, che si sarebbe consumata non a Verona, ma in Friuli; Marco Orioles, sociologo che studia da tempo i fenomeni migratori e la sfida posta dall’integrazione delle comunità islamiche, racconterà infine la sua esperienza di ricerca nell’ateneo friulano.
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