Alta val Torre intrigo di sentieri lontano dal caldo
LUSEVERA. Scoprire sentieri percorsi per centinaia di anni dalle popolazioni locali e cercare, passo dopo passo, i segni ancora visibili della loro lunga storia: è il periodo ideale per godere,...
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LUSEVERA. Scoprire sentieri percorsi per centinaia di anni dalle popolazioni locali e cercare, passo dopo passo, i segni ancora visibili della loro lunga storia: è il periodo ideale per godere, camminando, delle bellezze naturali dell’Alta val Torre. In concomitanza con diverse manifestazioni, infatti, sono molti i percorsi oggetto di manutenzioni straordinarie che si presentano quindi al meglio.
Si tratta, per la maggior parte dei casi che citeremo, di itinerari di difficoltà contenuta.
L’assessore Donatello Mizza ha ringraziato i volontari per le manutenzioni che vengono effettuate e, sui percorsi da Pradielis, ha spiegato: «Sono tutti sentieri usati dai nostri vecchi. Erano le “strade” di una volta. Si mescolano qui gli aspetti storici, ad esempio vedi sul sentiero piccole fontane, i vecchi scalini, fatti con le pietre, o il canale di scolo dell’acqua fatto coi sassi solo appoggiati, o i muri a secco».
Attraverso il bosco, si possono poi ancora notare i terrazzamenti che, una volta, delimitavano gli appezzamenti coltivati. Si tratta di sentieri adatti a godere della bellezza - e anche della frescura - dei boschi. Da Pradielis, ad esempio, dietro al cimitero, parte il sentiero per Cesariis ma quello forse più conosciuto - oggetto di manutenzione per la “Festa per un amico” - è il “Sentiero Clabagnavizza/Klabanjavica”, da Pradielis a Vedronza, che, partendo nei pressi della zona artigianale, percorre la riva destra del Torre ed era usato per raggiungere gli appezzamenti del versante est del monte Clabagnavizza.
Sempre da questo centro abitato, dall’area della passerella in legno sul Torre, parte l’“Anello Clanaz/Klanac - Luscavaz/Luskavac” che permette di toccare Lusevera, Micottis e quindi ridiscendere a Pradielis attraverso il Luscavaz. Tra le peculiarità storiche di questo percorso, che si copre mediamente in un’ora, un antico lavatoio, la lastricatura, ottimamente conservata, con lastre di arenaria e ancora molte altre preziose testimonianze della storia locale. Le manutenzioni, qui, vengono fatte in vista della tradizionale “Festa dell’emigrante” e, per tutta la settimana, a queste passeggiate potrà essere abbinata anche la scoperta delle “esplorazioni artistiche” proposte dalla manifestazione Planet Bardo.
Tra gli appuntamenti, oggi, in piazza a Villanova delle grotte, il concerto con cantautori dialettali di Resia, Valli del Torre e Natisone; mercoledì, alle 18.30 nell’area festeggiamenti di Lusevera, saranno presentati il progetto “Cividale: po slovensko Čedad” e il libro di Luigi Moderiano. Venerdì 28, a Lusevera, comincia la festa dell’emigrante: alle 19 si presenta il nuovo libro di Glauco Lendaro, Camilles, e, alle 21, il progetto “Radici-Lidris”. Sabato si aprirà anche la mostra degli artisti ospiti di Planet Bardo, Birgith Fiedler, Ruth Brauner, Maša Gala, Manuela Iuretig, Sylviane Tirez, Renato Paoluzzi e Stefano Passoni. Spostandoci infine a Musi, in vista della “Festa alpina” del primo fine settimana agostano, e della prima marcia alpina del 5 agosto, che sarà dedicata alla memoria del caporal maggiore Luca Sanna, viene “rimesso a nuovo” dai volontari il sentiero dei monti Musi che parte da borgo Simaz. Tra i punti di forza del percorso, , spiega il capogruppo Ana, Ambrogio Balzarotti, ci sono il paesaggio del parco delle prealpi Giulie, il pittoresco borgo di Scrignebosc e «il monte Musi a sinistra e il monte Maggiore a destra, quindi si cammina in mezzo a un paesaggio stupendo».
Si tratta, per la maggior parte dei casi che citeremo, di itinerari di difficoltà contenuta.
L’assessore Donatello Mizza ha ringraziato i volontari per le manutenzioni che vengono effettuate e, sui percorsi da Pradielis, ha spiegato: «Sono tutti sentieri usati dai nostri vecchi. Erano le “strade” di una volta. Si mescolano qui gli aspetti storici, ad esempio vedi sul sentiero piccole fontane, i vecchi scalini, fatti con le pietre, o il canale di scolo dell’acqua fatto coi sassi solo appoggiati, o i muri a secco».
Attraverso il bosco, si possono poi ancora notare i terrazzamenti che, una volta, delimitavano gli appezzamenti coltivati. Si tratta di sentieri adatti a godere della bellezza - e anche della frescura - dei boschi. Da Pradielis, ad esempio, dietro al cimitero, parte il sentiero per Cesariis ma quello forse più conosciuto - oggetto di manutenzione per la “Festa per un amico” - è il “Sentiero Clabagnavizza/Klabanjavica”, da Pradielis a Vedronza, che, partendo nei pressi della zona artigianale, percorre la riva destra del Torre ed era usato per raggiungere gli appezzamenti del versante est del monte Clabagnavizza.
Sempre da questo centro abitato, dall’area della passerella in legno sul Torre, parte l’“Anello Clanaz/Klanac - Luscavaz/Luskavac” che permette di toccare Lusevera, Micottis e quindi ridiscendere a Pradielis attraverso il Luscavaz. Tra le peculiarità storiche di questo percorso, che si copre mediamente in un’ora, un antico lavatoio, la lastricatura, ottimamente conservata, con lastre di arenaria e ancora molte altre preziose testimonianze della storia locale. Le manutenzioni, qui, vengono fatte in vista della tradizionale “Festa dell’emigrante” e, per tutta la settimana, a queste passeggiate potrà essere abbinata anche la scoperta delle “esplorazioni artistiche” proposte dalla manifestazione Planet Bardo.
Tra gli appuntamenti, oggi, in piazza a Villanova delle grotte, il concerto con cantautori dialettali di Resia, Valli del Torre e Natisone; mercoledì, alle 18.30 nell’area festeggiamenti di Lusevera, saranno presentati il progetto “Cividale: po slovensko Čedad” e il libro di Luigi Moderiano. Venerdì 28, a Lusevera, comincia la festa dell’emigrante: alle 19 si presenta il nuovo libro di Glauco Lendaro, Camilles, e, alle 21, il progetto “Radici-Lidris”. Sabato si aprirà anche la mostra degli artisti ospiti di Planet Bardo, Birgith Fiedler, Ruth Brauner, Maša Gala, Manuela Iuretig, Sylviane Tirez, Renato Paoluzzi e Stefano Passoni. Spostandoci infine a Musi, in vista della “Festa alpina” del primo fine settimana agostano, e della prima marcia alpina del 5 agosto, che sarà dedicata alla memoria del caporal maggiore Luca Sanna, viene “rimesso a nuovo” dai volontari il sentiero dei monti Musi che parte da borgo Simaz. Tra i punti di forza del percorso, , spiega il capogruppo Ana, Ambrogio Balzarotti, ci sono il paesaggio del parco delle prealpi Giulie, il pittoresco borgo di Scrignebosc e «il monte Musi a sinistra e il monte Maggiore a destra, quindi si cammina in mezzo a un paesaggio stupendo».
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