Da San Giorgio di Nogaro in mostra al Vittoriano
ROMA. Rimasta da sempre in una sorta di cono d’ombra della storia, la vicenda dell’Università Castrense si è ora proposta all’attenzione nazionale come uno degli episodi di maggiore interesse e di...
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ROMA. Rimasta da sempre in una sorta di cono d’ombra della storia, la vicenda dell’Università Castrense si è ora proposta all’attenzione nazionale come uno degli episodi di maggiore interesse e di dirompente novità nel panorama delle iniziative e degli studi attivati dal Friuli Vg in occasione del centenario della Grande Guerra. La valenza è attestata dal prestigio della sede riservata alla mostra storica e documentaria prodotta dal Comune di San Giorgio di Nogaro: il Museo Centrale del Risorgimento, nel complesso del “Vittoriano” di Roma.
In occasione dell’inaugurazione, il vice direttore del Museo Marco Pizzo ha sbalordito i presenti con la proposta di dilatare la permanenza della mostra fino a tutto gennaio 2018. La proposta è stata accolta con grande soddisfazione dall’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti e dal sindaco di San Giorgio Pietro Del Frate, presenti all’inaugurazione, soprattutto in considerazione del fatto che l’esposizione romana sta aprendo ulteriori, insperate e inedite fonti e opportunità di ricerca per la Biblioteca sangiorgina, impegnata nell’elaborazione e nella promozione dell’esperienza unicum dell’Università Castrense. Non poteva mancare, a coronamento del percorso nazionale della mostra una tappa d’obbligo: Sarzana, la città di Giuseppe Tusini, che fu ideatore e anima del progetto di formazione medica castrense. Come afferma la responsabile Lara Ietri, «l’attività di ricerca della Biblioteca Villa Dora avrà nuove opportunità dalla casa-archivio di Giuseppe Tusini, nipote omonimo del fondatore della Castrense che ha onorato con la sua presenza l’inaugurazione di Roma».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
In occasione dell’inaugurazione, il vice direttore del Museo Marco Pizzo ha sbalordito i presenti con la proposta di dilatare la permanenza della mostra fino a tutto gennaio 2018. La proposta è stata accolta con grande soddisfazione dall’assessore regionale alla Cultura Gianni Torrenti e dal sindaco di San Giorgio Pietro Del Frate, presenti all’inaugurazione, soprattutto in considerazione del fatto che l’esposizione romana sta aprendo ulteriori, insperate e inedite fonti e opportunità di ricerca per la Biblioteca sangiorgina, impegnata nell’elaborazione e nella promozione dell’esperienza unicum dell’Università Castrense. Non poteva mancare, a coronamento del percorso nazionale della mostra una tappa d’obbligo: Sarzana, la città di Giuseppe Tusini, che fu ideatore e anima del progetto di formazione medica castrense. Come afferma la responsabile Lara Ietri, «l’attività di ricerca della Biblioteca Villa Dora avrà nuove opportunità dalla casa-archivio di Giuseppe Tusini, nipote omonimo del fondatore della Castrense che ha onorato con la sua presenza l’inaugurazione di Roma».
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