Horror in villa, c’è "L’angelo dei muri": primo ciak per Bianchini a San Vito
Il regista udinese si cimenta in un nuovo film con un cast internazionale. Sul set Pierre Richard (spalla di Depardieu) e la bella slovena Iva Krajnc

SAN VITO AL TORRE. Il primo ciak scatterà lunedì 8 aprile, in quel di San Vito al Torre. È lì, in una antica villa sperduta, che trova culla il set del film “L’angelo dei muri” dell’udinese Lorenzo Bianchini.
Dopo una lunga gestazione, si arriva finalmente al dunque e un’altra “creatura” prodotta dalla friulana Tucker sta per venire alla luce.
Le riprese – che toccheranno anche Trieste per le scene in esterna –, dureranno fino alla prima decina di maggio. Un mesetto per girare il film, un dramma-thriller che mescola paure recondite accampate nell’animo umano a nodi irrisolti del passato.
Quindi il circuito dei festival e l’uscita nelle sale nei prossimi mesi.
La storia è quella dell’anziano Pietro, che vive in un appartamento all’ultimo piano di una dimora storica e ormai decadente di Trieste.
Ritirato in se stesso, il suo fragile mondo rischia di crollargli addosso quando riceve uno sfratto esecutivo. Pietro è deciso a non perdere la casa e si fa venire un’idea incredibile per continuare ad abitare nel suo alloggio e destabilizzare i potenziali affittuari. Le cose cambiano quando arrivano Zala e la figlioletta Sanya: la convivenza segreta porterà allo scoperto emozioni mai dimenticate dall’uomo.
«È prigioniero di una situazione che non può controllare – chiarisce Bianchini, che con la sorella Michela e Fabrizo Bozzetti ha firmato anche la sceneggiatura –, si ritrova costretto a fare i conti con le proprie paure, con vecchi traumi che riemergono e con la sua solitudine».
Eventi mai rielaborati che, come fantasmi, tornano a bussare senza preavviso. «A caricare il film di tensione – indica il regista friulano – ci sarà il rumore della bora, una colonna sonora continua».
Il cast è internazionale. Ci sono nomi importanti, come il direttore della fotografia ceco (ma naturalizzato austriaco) Peter Zeitlinger, collaboratore del regista tedesco Werner Herzog e da dieci anni residente a Premariacco.
Per il ruolo di Pietro è stato chiamato l’attore francese Pierre Richard, artista poliedrico di cinema, tv e teatro, protagonista di moltissime commedie transalpine (una fra tutte “Due fuggitivi e mezzo” con Depardieu). Nei panni della mamma c’è l’attrice slovena Iva Krajnc, mentre per interpretare Sanya è stata scelta una bambina residente a Cividale, alla sua prima esperienza davanti alla macchina da presa.
“L’angelo dei muri” non sarà soltanto un tuffo nell’inquietudine umana o nell’horror, elementi di cui Bianchini si è cibato abbondantemente in precedenza – Lidrîs cuadrade di trê (2001), Custodes Bestiae (2004), Film Sporco (2005), Occhi (2010), Oltre il guado (2013), – ma aggiunge quel tocco in più.
«È nato come un mix di due generi – indica il regista friulano –: è un film drammatico con elementi del thriller che sicuramente lo rendono interessante. Non c’è la paura del mostro, di un qualcosa che si vede, ma di quello che esce da te, dalla tua mente e che si percepisce come reale».
Un lavoro con il quale Bianchini punta al salto di qualità. –
I commenti dei lettori