Il premio Scerbanenco a Raffaele Serafini: il giallo sul Tagliamento conquista tutti
Il suo racconto breve parla di un omicidio sul grande fiume. Il gran finale con Franco Forte e il suo nuovo libro

LIGNANO. «Con un non banale linguaggio poetico, l’autore racconta una rovinosa, imprevista caduta morale, il crudele trionfo del disincanto e della delusione in un personaggio insolito, cogliendo impreparato il lettore». È per questo motivo che il racconto “Sul Tagliamento”, firmato Raffaele Serafini (scrittore di Lestizza), è stato scelto come vincitore assoluto dell’edizione 2019 del Premio Scerbanenco@Lignano.
A occupare, invece, il secondo e terzo posto del podio, sempre nella sezione Adulti, sono “Sangue sul lavatoio” di Giuseppe Mariuz e “La saracinesca abbassata” di Silvia Monego. Nella sezione Ragazzi i primi tre classificati sono, nell’ordine, “Il caso nonno Bruno” di Alberto Mizza, “Delitto al mare” di Riccardo Corradin, lignanese che ha dedicato il premio a Severino Bin, e “Come topi” di Stefano Di Iulio.
Epilogo del Festival Lignano Noir, ieri sera, a Lignano Sabbiadoro, si è svolta dunque la cerimonia di premiazione della quinta edizione del Premio Scerbanenco@Lignano. Indetta dal Comune, l’iniziativa è realizzata in ricordo dello scrittore Giorgio Scerbanenco (del quale quest’anno ricorrono i 50 anni dalla scomparsa) e promossa dalle figlie Cecilia e Germana, in collaborazione con il Messaggero Veneto e il Giallo Mondadori.
Presenti per l’occasione il sindaco Luca Fanotto e l’assessore alla Cultura Ada Iuri, Oscar d’Agostino, giornalista del Messaggero Veneto, la consulente editoriale Cecilia Scerbanenco, Carlo Lucarelli, scrittore, sceneggiatore e conduttore di programmi radio e tv, e Franco Forte, direttore editoriale de “I Gialli Mondadori”. Presente anche il consigliere regionale Maddalena Spagnolo.
«Si tratta dell’unico festival in circolazione che ripropone una forma di scrittura sposata anche da Scerbanenco, e cioè il racconto breve. Concorsi come questo sono vetrine per scrittori in erba o aspiranti tali: le case editrici hanno fame di giallisti.
A loro non interessano tanto i buoni libri quanto, piuttosto, i bravi scrittori» ha detto Franco Forte, membro della giuria del premio assieme a Oscar d’Agostino, Elvio Guagnini (docente emerito Università di Trieste), Piergiorgio Nicolazzini (agente letterario), Cecilia Scerbanenco e Nicoletta Talon (bibliotecaria) per la sezione Adulti. E, oltre a Cecilia Scerbanenco e Nicoletta Talon, Chiara Carminati (scrittrice), Gabriella Scrufari (giornalista del Messaggero Veneto) e Ada Iuri per la sezione Ragazzi.
I primi racconti in classifica saranno pubblicati sul Messaggero Veneto e, in più, l’autore del testo vincitore della sezione Adulti riceverà anche un premio in denaro e la pubblicazione del testo all’interno di un volume de “Il Giallo Mondadori”, oltre che la pubblica lettura del suo scritto, che ieri sera è stato interpretato dalla voce dell’attore Massimo Somaglino.
Franco Forte, considerato uno dei più importanti autori di romanzi storici, racconterà domenica primo settembre, nella giornata conclusiva del Festival Lignano Noir, la storia della fondazione di Roma. Giornalista, scrittore, sceneggiatore, autore di serie tv e consulente editoriale, Forte presenterà al pubblico, alle 11 in Terrazza a Mare, il suo più recente romanzo: “Romolo, il primo re” (Mondadori), scritto con Guido Anselmi.
In più, in collaborazione con Rai Fvg, alle 18.30 ci sarà la lettura in forma di teatro a leggìo de “La strana casa di Orazio Kraus”, testo di Laura Bessich, per la regia di Mario Mirasola.
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