Udin&Jazz compie 30 anni, ma c’è l’incognita coronavirus
Attesi Herbie Hancock e Gilberto Gil. Gli organizzatori: «Aspettiamo gli sviluppi». Il programma del festival prevede 25 appuntamenti dal 26 giugno al 24 luglio

Herbie Hancock, ma anche Dee Dee Bridgewater e Gilberto Gil, sono tra i greandi nomi previsti dal Festival Udin&Jazz 2020, che quest’anno compie 30 anni e che, coronavirus permettendo, con una serie di concerti toccherà diverse località della regione, partendo da Udine, passando per Tricesimo, Cervignano, San Michele del Carso, Aquileia, approdando a Marano Lagunare con Borghi Swing per chiudersi a Grado, con GradoJazz, per gli eventi clou della manifestazione.
Dal 26 giugno al 24 luglio il programma prevede circa 25 appuntamenti che coinvolgeranno diverse location, sale teatrali, piazze, centri storici e arene estive pronte a raccogliere le migliaia di appassionati ed estimatori della musica afroamericana in uno degli appuntamenti più attesi dell’estate.
Ad oggi l’organizzazione, pronta a lanciare il programma completo e le prevendite, attende gli sviluppi del post Covid-19, «auspicando che tutto si possa risolvere quanto prima e che anche il Festival Udin&Jazz possa contribuire a ripristinare un clima di positiva e piacevole convivenza sociale e culturale, trovando il modo di superare, anche con il grande jazz, le conseguenze di questa terribile emergenza e la desolazione che lascerà dietro».
Il cartellone prende avvio con la Stanford university jazz orchestra, ospite per due concerti in apertura del Festival, e si concluderà con il Quintetto dell’ambasciatore del jazz nel mondo, il grande pianista Herbie Hancock (per il tour dei suoi ottanta anni).
Tra gli ospiti anche il gruppo guidato dal chitarrista degli statunitensi Vulfpeck, Cory Wong, la reunion dello storico quartetto di John Patitucci, tra i più influenti bassisti contemporanei, gli Ozmosys del grande drummer Omar Hakim con il featuring dell’avveniristico chitarrista Kurt Rosenwinkel, Dee Dee Bridgewater, con la sua travolgente vocalità, il mitico Gilberto Gil, il padre della musica carioca degli ultimi decenni, preceduto da Mahmundi, una delle più talentuose interpreti della nuova musica brasiliana.
Tra gli italiani, StefanO Bollani con il nuovissimo progetto solistico ispirato al musical Jesus Christ Superstar, il duo Paolo Fresu/Daniele Di Bonaventura, nel segno di un lirismo dagli aromi mediterranei, la pianista Rita Marcotulli con la cantante Chiara Civello, per la prima volta insieme sul palco, Mauro Ottolini con la sua Orchestra dell’Ottovolante e la vocalist Vanessa Tagliabue Yorke, e ancora Enzo Favata con il suo The Crossing 4et, il bassista Danilo Gallo, tra le più innovative figure del jazz nazionale, Roberto De Nittis “Dada”, pianista, premio Top Jazz 2019 della rivista MusicaJazz come miglior nuovo talento italiano; i nostri Claudio Cojaniz/Giovanni Maier, nuovamente insieme, il trio della vocalist Alessandra Franco con Anna Garano e Simone Serafini, il compositore e arrangiatore Bruno Cesselli, Max Ravanello con un ensemble di 6 tromboni, e la Udin&Jazz Big Band, con i migliori giovani talenti regionali.
«Il programma e gli artisti – affermano gli organizzatori – sono confermati con l’incognita rappresentata dal possibile protrarsi, fino ad inizio estate, del divieto di tenere manifestazioni pubbliche e di spettacolo».
L’edizione di quest’anno è sostenuta dai Comuni di Grado, Tricesimo, Cervignano, Marano Lagunare e dalla Regione, PromoTurismo Fvg, dalla Fondazione Friuli, da Reale Mutua Assicurazione di Udine e da Banca di Udine, con la collaborazione di Radio 1 Rai (a presentare i concerti sarà il conduttore di Stereonotte, Max De Tomassi) e Radio 3 Rai (che da anni ospita il festival nella trasmissione Radio Suite Jazz a cura di Pino Saulo).
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