L’arte della meteorologia da Venerio a Desio: a Udine una mostra sugli studiosi friulani
FIAMMETTA BALDAN
UDINE. L’apertura della mostra “Origine dei saperi scientifici friulani: la meteorologia da Girolamo Venerio ad Ardito Desio” organizzata dal Comune di Udine con la collaborazione dell’Arpa FVg Osmer e del Circolo speleologico e idrologico friulano, ha offerto l’occasione al sindaco di Udine Pietro Fontanini, all’assessore alla cultura Fabrizio Cigolot, alla direttrice del Museo friulano di storia naturale Paola Visentini e alla nuova conservatrice del Museo Etnografico del Friuli Pamela Pielich, di illustrare i dettagli di questa iniziativa che va a inserirsi tra le attività culturali dell’autunno.
Uno degli aspetti più interessanti della mostra, che rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 7 novembre, sta nel fatto che si sviluppa su due sedi: il Museo Etnografico in via Grazzano e quello di Storia Naturale in via Sabbadini. Il salone del piano nobile di Palazzo Giacomelli, sede del Museo Etnografico del Friuli, ospita infatti la parte introduttiva dell’esposizione e, più esattamente, quella che descrive la nascita del sapere scientifico in Friuli e che introduce a personaggi come Girolamo Venerio, di cui mette in luce l’attività scientifica nell’ambito della meteorologia, e ad altri studiosi a lui contemporanei e altrettanto significativi nel campo della ricerca come Anton Lazzaro Moro, Antonio Zanon, Fabio Asquini, Giovanni Marinelli e Arturo Malignani.
Nel Museo Friulano di Storia Naturale la mostra entra invece nel merito della meteorologia con l’esposizione degli strumenti con cui Venerio raccoglieva i dati climatici. Il percorso espositivo consente qui di approfondire la storia del clima della nostra regione osservando gli strumenti utilizzati all’inizio dell’Ottocento per studiare le condizioni atmosferiche e i loro mutamenti.
Il sindaco Fontanini ha sottolineato come «fosse doveroso da parte della nostra città dedicare un’esposizione alla figura del grande friulano Girolamo Venerio per la straordinaria attualità delle sue ricerche». Sulla stessa lunghezza d’onda si è detto anche l’assessore Cigolot: «Questa mostra intende anche documentare come la scienza e la tecnica possano e debbano essere messe al servizio della collettività».
La direttrice Paola Visentini si è quindi soffermata su uno degli obiettivi principali dell’esposizione, ossia dare risalto alla documentazione disponibile e trasferire i principi di eco-sostenibilità ad un pubblico sempre più vasto. «Il Museo Friulano di Storia Naturale – ha puntualizzato- partecipa, in qualità di Museo Begginer, al progetto Museintegrati impegnandosi a svolgere l’importante funzione di soggetto promotore per l’adozione di buone pratiche di sviluppo sostenibile locale».
L’assessore Cigolot ha infine ricordato che, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, oggi sabato 25 e domani l’ingresso a tutti i musei cittadini sarà gratuito e sarà possibile, al costo di 5 euro, partecipare a visite guidate alle quali, nel rispetto delle norme anti-Covid 19, è necessario prenotarsi.
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