Valore a cultura e storia il Teatri stabil furlan chiude un anno di soddisfazioni
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In meno di un anno, da marzo a dicembre, in un periodo difficile per tutto il comparto cultura, l’ente di produzione Teatri stabil furlan (Tsf) ne ha fatta di strada. Ben ventidue messe in scena tra produzioni originali, proposte, collaborazioni, la messa in atto della prima stagione teatrale e la proposizione dal vero e in digitale di importanti capitoli della storia e diverse opere della letteratura friulana e non soltanto. Da attrarre un pubblico sempre più sensibile e numeroso. Una nuova realtà il Tsf nel campo professionale delle arti performative in lenghe, che mancava e che ora si propone con successo in grandi teatri e centri periferici, da circuitare con varie formule in tutto il Friuli. L’ente presieduto da Lorenzo Zanon e diretto da Massimo Somaglino, conclude pertanto con soddisfazione questo primo anno concreto di attività e si prepara a tante novità nel 2022.
«C’è una percezione positiva su come stiamo promuovendo la lingua e la cultura friulana attraverso il teatro» afferma Zanon. «Il pubblico ci segue, è sempre più numeroso e sempre più vincenti si dimostrano le collaborazioni con diverse realtà culturali. Abbiamo realizzato progetti che hanno dato concreto valore a importanti personalità del mondo friulano e alla nostra storia. Siamo grati delle forti sinergie con i nostri associati: il Comune di Udine, la Fondazione “Teatro Nuovo Giovanni da Udine”, l’Arlef, la Società Filologica Friulana, l’Istitut ladin-furlan “Pre Checo Placerean”, il Css, la “Nico Pepe”, sostenuto oltre che dal Comune di Udine e dall’Agenzia regionale per la lingua friulana, anche dalla Regione Fvg che guarda con interesse al nostro operato».
Tra le tante proposte si ricorda l’omaggio a Dante in tre eventi, la serie di sette puntate “Dante par furlan” trasmessa in rete e su Telefriuli, “La vite gnove” nel cortile di Palazzo Mantica, “Infier” a debutto di stagione nel teatrone udinese. E poi “La Cjase, lagrimis di aiar e soreli” omaggio a Siro Angeli a 30 anni dalla morte, in teatro e in versione itinerante a Cesclans. Il primo studio “Carlo e Nadia” su Carlo Michelstaedter con quattro rappresentazioni: a Cividale per Mittelfest, a Cormons, a San Vito al Tagliamento e a Udine. Una nuova esperienza, in collaborazione con l’associazione Luigi Candoni, oltre al Premio Candoni, è stato il cortometraggio “Edipo a Hiroshima” proiettato al Visionario di Udine. Un successo anche la collaborazione con “Trame ricucite” al Giovanni Da Udine, e ancora la proposta “Guarnerius” del Teatro Incerto come secondo appuntamento di stagione.
Sono tante anche le proposte per l’anno a venire, come ci anticipa il direttore artistico Massimo Somaglino: «Molti progetti, una rete di collaborazioni regionali e nazionali, e sempre al centro delle attività gli artisti in prima persona, i loro progetti, i loro percorsi». L’invito è di seguire il Tsf, attraverso il sito teatristabilfurlan.it, i canali social e ovviamente a teatro. —
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