Villaggio querelato: la Filologica friulana non accetta le scuse
Il presidente Pelizzo: il colpo che ci ha dato è troppo forte Violino invece a nome della Regione invita il comico in Friuli

UDINE. C’è chi perdona e prova a trasformare uno scivolone in una nuova “amicizia”. E chi invece a perdonare non è ancora pronto e anzi ha deciso di percorrere la strada che porta al tribunale. Ad agitare le anime di friulani e non è ancora il caso di Paolo Villaggio e del suo libro «Mi dichi. Prontuario comico della lingua friulana». E di ieri sono due novità, due reazioni alla descrizione dei friulani contenuta nell’opera molto diverse. La prima, conciliante, è dell’assessore alle Risorse agricole Claudio Violino (Lega), che invita il comico in Friuli. La seconda è del presidente della società filologica friulana, Lorenzo Pelizzo, che ha dato mandato a un legale di presentare una denuncia per diffamazione contro Villaggio. Il Friuli, insomma, è diviso.
Violino ha dunque preso carta e penna, vergato una missiva rigorosamente bilingue con testo in italiano e in friulano e invitato il comico, a nome dell’intera amministrazione regionale. E, forse per rendere l’invito più allettante, ha aggiunto alla lettera una bottiglia di buon Friulano. L’appuntamento ideale per Violino sarà l’“Autunno Friulano” che si terrà a San Daniele il 25 e 26 novembre, che sarà anche occasione per festeggiare il 50° anniversario del Consorzio di tutela del prosciutto di San Daniele. «In quella circostanza – scrive Violino – saranno presentati anche i “250 ottimi motivi”, ossia i 250 migliori vini friulani in abbinamento con il prosciutto di San Daniele il cui Consorzio di tutela festeggia il 50° anniversario dalla fondazione. Accettare il presente invito potrà essere per Lei – continua la lettera del’assessore – un’ottima occasione per conoscere i veri sapori della nostra terra, osservare e apprezzare le bellezze territoriali ed enogastronomiche della regione Friuli Vg. Conoscendo le Sue origini genovesi La rassicuriamo del fatto che Lei sarà nostro ospite gradito. Voglia intanto apprezzare questa bottiglia che Le inviamo in omaggio. Nell’attesa di incontrarci in Friuli Vg la saluto cordialmente».
La Filologica, invece, non cede. «Non intendo rappacificarmi a meno che per esempio – afferma Pelizzo – Villaggio non voglia ritirare dal commercio il libro con cui ha diffamato la cultura, la lingua e soprattutto il popolo firulano. Le sue scuse non mi bastano e non servono, perché il colpo che ci ha dato è troppo forte. Chi ha letto il libro – continua Pelizzo – si fa un’idea del friulano molto diversa da ciò che è. Per questo come ufficio di presidenza della Filologica abbiamo dato mandato a un legale di presentare denuncia per diffamazione». Pelizzo non cita nessuno, ma pungola chi invita Villaggio in Friuli. «Le frasi scritte sono talmente offensive che non è possibile passarci sopra. E chi pensa di invitarlo qui mi sembra come il detto friulano: “par lâ sul gjornâl al à copât so pari”».
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