Promotur in rosso per 16 milioni. La giunta corre in “soccorso”
Via libera all’assestamento di bilancio: polemica sui fondi all’ente che gestisce gli impianti invernali. Censito il patrimonio immobiliare: da palazzi ad aziende agricole, da foreste a boschi per 713 milioni

UDINE. Promotur cambia e diventa una società regionale. Ma per ripartire il bilancio dev’essere ripianato. E la maggioranza mette 16 milioni di euro nelle variazioni di bilancio che andranno in aula a fine giugno. Ieri il via libera della giunta regionale.
«Abbiamo inserito 14 milioni per ripianare i bilanci e altri due milioni per le spese dell’ente – spiega l’assessore regionale alle finanze Sandra Savino –. Promotur è un ente che ha una sua storia, deve la sua programmazione a sei poli sciistici importanti del Friuli Venezia Giulia e ha un ruolo di tenuta sociale ed economica significativa in un territorio svantaggiato come quello della montagna», sono ancora le parole dell’assessore.
L’ultimo bilancio da società autonoma di Promotur, prima cioè della sua trasformazione in agenzia a completo controllo regionale, si chiuderà con un passivo superiore ai 3 milioni di euro. Il documento contabile, che andrà discusso e approvato nell’assemblea di giugno, per il terzo anno consecutivo sarà pesantemente in rosso, accusando perdite per 3,2 milioni di euro, dopo i “buchi” di 2,2 milioni di euro nel 2011 e di 3,3 milioni di euro nel 2010.
Cifre negative a cui vanno sommati gli ammortamenti ai quali Promotur è soggetta, quasi 1 milione di euro per la restituzione dei prestiti ottenuti o dei mutui accesi per il piano di investimenti degli ultimi anni (pari a 300 milioni di euro). Nel momento in cui il bilancio sarà chiuso quindi, passività e ammortamenti, una volta sommati, sono destinati a superare i 4 milioni di euro.
Due le principali ragioni che starebbero dietro al “buco” di Promotur per questo 2012: maggiori costi di gestione dei cinque poli sciistici del Friuli Venezia Giulia a causa di una prolungata assenza di neve fresca e il mancato incasso di alcuni crediti dovuti da privati e imprese.
E dal Pd arrivano le critiche. «È singolare apprendere che con la manovra di assestamento di bilancio una parte consistente serva a ripianare il deficit di Promotur», afferma il capogruppo Gianfranco Moretton. Ricordando che «la riforma che ha trasformato Promotur in agenzia doveva essere un toccasana per il turismo montano», Moretton nota che «le cose non stanno in questi termini se ora si scopre che il deficit passa da tre milioni di euro a 14. E pensare che Tondo – conclude – dovrebbe essere il presidente che riduce i debiti».
Ieri la giunta ha preso in esame per l’ok definitivo l’assestamento di bilancio, manovra per complessivi 130 milioni di euro, destinati a opere cantierabili attraverso la Protezione civile (15 milioni); a interventi di manutenzione e risparmio energetico in abitazioni private (20 milioni); a contributi compensativi Irap (7); a politiche attive del lavoro (15); a lavori di pubblica utilità (10); a Friuli Venezia Giulia Strade spa (5).
Tre milioni andranno alla cultura e alle relazioni internazionali, cinque per le attività produttive e altrettanti per l’agricoltura. Inoltre, 10 milioni saranno accantonati per iniziative nel campo della solidarietà sociale. A disposizione del consiglio regionale per altre iniziative ci sono 12 milioni di euro. Agli Enti locali andranno oltre 19 milioni, mentre per le spese di funzionamento della Regione vengono previsti due milioni.
In giunta ieri è stato illustrato anche il patrimonio immobiliare di proprietà della Regione, che vale 713,1 milioni di euro, un complesso di beni che va da palazzi a condomini, ma anche aziende agricole, foreste e boschi. A questa cifra, che rivaluta notevolmente le precedenti stime, si è arrivati dopo quasi quattro anni di lavoro da parte degli uffici della direzione regionale Finanze e Patrimonio, che hanno passato al setaccio tutte le proprietà, compilando in tutto 222 schede.
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